Il Partizan surclassa il Monaco, sconfitta pesante a Belgrado

6 gennaio 2023 | 09:04
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Il Partizan surclassa il Monaco, sconfitta pesante a Belgrado
Il Partizan surclassa il Monaco, sconfitta pesante a Belgrado
Il Partizan surclassa il Monaco, sconfitta pesante a Belgrado
Il Partizan surclassa il Monaco, sconfitta pesante a Belgrado
Il Partizan surclassa il Monaco, sconfitta pesante a Belgrado

E adesso forse è chiaro che c’è un problema, e che di questo problema fanno parte i finali delle partite e un roster forse troppo corto per reggere una competizione così esigente dal punto di vista fisico

Principato di Monaco. E adesso forse è chiaro che c’è un problema, e che di questo problema fanno parte i finali delle partite e un roster forse troppo corto per reggere una competizione così esigente dal punto di vista fisico. Purtroppo dopo una partita equilibrata il Monaco ha giocato un ultimo quarto in pieno debito di ossigeno e di lucidità, ha incassato un parziale di 31 a 12 ed ha concesso il bis non richiesto di Milano.

Era la sfida dei due Obradovic, Zelijko vincitore di nove Euroleghe e leggenda assoluta della panchina, e Sasha alla testa di un Roca Team primo in classifica; ed era anche la sfida dei monegaschi ad una squadra tosta e quadrata e che gioca in un ambiente arroventato dalla passione di una tifoseria infuocata e dotata del nickname di “grobari”, ovvero becchini. È un inizio di partita che mette subito alle corde il Roca Team, sotto i colpi di un torrido Kevin Punter, ispirato dal folletto Madar, e con la partecipazione di Mathias Lessort, grande ex e lungo di categoria di notevole spessore.

In realtà il primo quarto monegasco è deficitario sotto molti punti di vista, finisce con un parziale di 26 a 17 per i serbi che dominano entrambi i lati del campo. Il secondo quarto è tutta un altra storia, iniziando dal fatto che con Mike James in panchina a meditare e con la coppia francese Okobo e Outtara al comando delle operazioni la squadra inizia a difendere sul serio, e di conseguenza inizia ad attaccare molto meglio, ricuce il divario e va all’intervallo lungo sotto di un solo punto, 48 a 47.

La ripresa sembra favorevole al Roca Team, che sorretto sempre dal trio Okobo, Ouattara e Diallo riesce ancora a nascondere la serata storta di Mike James, che si perde in una serie d palle perse e di forzature, e a restare in contatto coi serbi, che in realtà stanno solo preparando l’ultimo assalto, quello decisivo. Ed è un altro fresco ex, Danilo Andijusic che mette una serie di triple e inizia a scavare il divario finale di 20 punti, aiutato dai 19 punti di Punter, dagli 11 di Exum, dai 21di Lessort. Alla fine il Partizan manda 6 uomini in doppia cifra, alla fine i serbi giocano al gatto col topo: quando i monegaschi finiscono la benzina, pagano a caro prezzo le assenze di Loyd e Moerman, e perdono la bussola del match, allora i serbi straripano e chiudono la questione, senza dubbio e mettendo a nudo due grosse criticità del Roca Team.

In primo luogo, quella che possiamo chiamare la “sindrome Milano” ovvero il cedimento clamoroso della squadra nei finali, cedimento fisico e mentale che finisce per esaltare l’avversario di turno, anche quello che non brilla in modo particolare per qualità del roster. Diciamo che il migliore del Partizan è il signore che sta seduto in panchina, e che nei momenti davvero topici esibisce un colore del viso tendente alla porpora cardinalizia: ma stasera è arrivato solo ad un rossore comune. Il secondo punto è che Mike James è in un momento di scarsa lucidità, ed è proprio in questa fase che il vecchio vizio di forzare ogni cosa torna a prendere il sopravvento e quindi a determinare, in potenza, situazioni perdenti.

Va detto che il doppio impegno è gravoso, però è evidente che il roster andrebbe rinforzato per preservare i giocatori importanti almeno in campionato francese : questo per evitare di arrivare in primavera spremuti come limoni. Ma come sempre il nostro approccio all’Eurolega è quello di non esaltarsi e non deprimersi, mai: a metà torneo il bilancio è assolutamente positivo, e su questa strada bisogna proseguire.

Marco Ghisalberti Streambasket.com
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