Completamento Aurelia bis, Sanremo punta sull’uscita dall’ex cava Cangiotti

25 gennaio 2023 | 19:25
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Completamento Aurelia bis, Sanremo punta sull’uscita dall’ex cava Cangiotti
Completamento Aurelia bis, Sanremo punta sull’uscita dall’ex cava Cangiotti
Completamento Aurelia bis, Sanremo punta sull’uscita dall’ex cava Cangiotti
Completamento Aurelia bis, Sanremo punta sull’uscita dall’ex cava Cangiotti
Completamento Aurelia bis, Sanremo punta sull’uscita dall’ex cava Cangiotti

Oggi il confronto tra maggioranza e opposizione. Il 13 febbraio visita del vice ministro Edoardo Rixi

Sanremo. Nuovo step verso la scelta del miglior studio di fattibilità per il completamento dell’Aurelia bis guardando allo svincolo di nuova costruzione a Ponente della Città dei fiori. Questa mattina le quattro soluzioni elaborate da Anas e presentate la scorsa settimana all’amministrazione Biancheri dal commissario straordinario Matteo Castiglioni (vedi qui) sono passate al vaglio della seconda commissione consiliare per il confronto con le minoranze.

Maggioranza e opposizioni hanno dimostrato di avere una visione condivisa su uno degli aspetti principali: la previsione dell’uscita sull’Aurelia in corrispondenza della ex cava Cangiotti e non all’altezza dell’ex Tiro a volo, così come prospettato attualmente in tutte le ipotesi sul tavolo A,B,C e D. L’obiettivo dell’Amministrazione è ottenere una modifica dello svincolo di Ponente affinché venga previsto il più distante possibile, in direzione Ospedaletti, da Pian di Poma, dove sono in fase di costruzione il palasport e il camping denominato Green park. Soluzione, quest’ultima, rilanciata anche dal capogruppo della Lega Daniele Ventimiglia che ha trovato tutti concordi.

«Né la via Aurelia né l’autostrada sono più sufficienti per il numero di veicoli che attrae il nostro territorio. Nella scelta che andremo a portare avanti tutti insieme due sono gli obiettivi principali: avere una nuova strada che consenta di bypassare il centro di Sanremo, in maniera tale da decongestionare il traffico cittadino, e degli svincoli al servizio delle aree particolarmente urbanizzate come la frazione di Coldirodi, via Padre Semeria e zona San Lorenzo», – ha spiegato in commissione l’assessore ai Lavori pubblici Massimo Donzella -.

Tra gli studi di fattibilità in discussione, quello che sembra corrispondere maggiormente ai desiderata di Palazzo Bellevue è il B. Dallo svincolo del Borgo, l’Aurelia bis prosegue in galleria (superato un piccolo ponte) verso il successivo snodo denominato “Sanremo Foce”, localizzato in strada Carrozzabile Massei, non lontano in linea d’aria dal viadotto autostradale che passa vicino al ristorante Tre Poli. Scendendo verso sud, un altro bivio smista il traffico da una parte verso la Foce, passando per il quartiere di San Lorenzo, zona C2. Dall’altra, la rotonda traghetta il traffico in strada Solaro Rapalin dalla strettoia sopra il campo ippico (vedi foto sotto). Da qui il tunnel ripartirebbe in direzione uscita di corso Marconi. In tutti gli scenari si rende necessario allargare strada Solaro Rapalin da cui oggi riescono a transitare a malapena due vetture in contemporanea.

Aurelia bis commissione
variante aurelia bis progetto sanremo ventimiglia
variante aurelia bis progetto sanremo ventimiglia

La proposta di Fratelli d’Italia. A chiedere l’approfondimento di una soluzione di sintesi tra le ipotesi B e D è stato il capogruppo di Fratelli d’ItaliaLuca Lombardi, affiancato dal geometra e tecnico di fiducia del dipartimento per il partito Luca Marvaldi. Per il consigliere, dallo svincolo in via Solaro Rapalin, la “bis” potrebbe proseguire verso Ponente, sempre in galleria, come ipotizzato nel prospetto D nell’intersezione che emerge sovrapponendovi lo studio B. Lo stesso svincolo fungerebbe come rampa per il proseguimento dell’infrastruttura verso Ventimiglia (il cui tratto è un capitolo tutto da esplorare). Il piano di FdI è rivolto alla semplificazione del progetto e all’abbattimento dei costi.

Generico gennaio 2023

La scelta. Il 13 febbraio è prevista a Sanremo la visita del vice ministro alle Infrastrutture Edoardo Rixi che ha già garantito il finanziamento dell’opera a nome del governo Meloni. Costi stimati tra i 250 e i 300 milioni di euro. Una scelta definitiva in municipio deve essere presa entro quella data, fermo restando che per la progettazione preliminare e definitiva ci vorrà un ulteriore anno. Il cronoprogramma, ambizioso e sfidante, prevede l’apertura del cantiere nel 2024 e la conclusione dei lavori nel 2029.