Cna riunisce i balneari, la scadenza del 31 dicembre si avvicina

14 gennaio 2023 | 12:55
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A rischio gara tutte le concessioni demaniali italiane. Assessore Scajola: «Chiesto nuovo incontro al governo». Berrino (FdI): «Presto risposte dall’Esecutivo»

Taggia. Tornano a riunirsi in assemblea i balneari iscritti all’associazione di categoria Cna, sezione di Imperia, in vista della scadenza del termine improrogabile fissato al 31 dicembre 2023 oltre il quale le concessioni demaniali italiane dovranno tassativamente ritornare all’asta, comprese quelle aggiudicate di recente, salvo provvedimenti, attesissimi, del nuovo governo di centrodestra guidato dalla Premier Giorgia Meloni.

Altissima la partecipazione degli operatori del settore che oggi si sono ritrovati a Villa Boselli.Ospiti e relatori l’assessore regionale al Demanio Marco Scajola (presidente del tavolo di coordinamento nazionale aperto sul tema), il senatore di Fratelli d’Italia Gianni Berrino, il presidente della Provincia Claudio Scajola, il suo vice e sindaco di Vallecrosia Armando Biasi. A fare gli onori di casa sono stati la consigliera regionale Chiara Cerri e il vicesindaco di Taggia Espedito Longobardi.

L’atmosfera era comprensibilmente tesa considerata l’imminenza del 31 dicembre 2023, termine di scadenza delle attuali concessioni, come sancito dalla legge annuale per il mercato e la concorrenza.Il coordinatore di Cna Balneari, Cristiano Tomei, da anni impegnato nella battaglia a difesa dei diritti del comparto, ha esordito parlando della proposta emendativa presentata da Cna, ovvero una proroga che fissi al 31 dicembre 2024 la validità delle concessioni in essere. «Questo rinvio, se accolto, permetterebbe in un termine congruo di provvedere finalmente alla mappatura delle concessioni di beni pubblici – ha affermato Tomei – e sarebbe così dimostrata la disponibilità della risorsa permettendo il rilascio di nuove concessioni edevitare quindi la messa a gara di quelle attuali scongiurando in via definitiva le evidenze pubbliche»-

La proroga è essenziale affinché la riforma del demanio venga finalmente attuata», – esordisce Luciano Vazzano, segretario territoriale di Cna Imperia, e continua: «E’ inconcepibile che un settore tanto importante per l’economia del nostro Paese viva da anni in uno stato di incertezza che non consente investimenti e programmazione. La preoccupazionenon è solo delle imprese ma molte perplessità sono state avanzate anche dai sindaci dei comuni costieri che hanno accettato il nostro invito che hanno riconosciuto evidenti difficoltà ad indire gare in tempi tanto stretti come pretenderebbe il quadro normativo attuale». Ha proseguito Vazzano: «Non bisogna dimenticare che quando si parla di tutela del comparto balneare significa tutelare il lavoro di imprese per la maggioranza a conduzione familiare che meritano tutta la nostra attenzione affinché non vengano private della loro unica fonte di reddito».

Le proposte. «Per natura rinviare è sempre la peggiore delle cose che si possono fare. Soprattutto nell’economia, in cui comunque una decisione, anche se sofferta, produce certezze per gli operatori. Un nuovo rinvio sul tema concessioni demaniali sarebbe pericolosissimo e non risolverebbe niente. Però sono realista e ritengo che l’Italia non può fare a meno di trovare una soluzione concordandola con l’Europa. Sono certo che il presidente del consiglio Meloni, che in qualche modo ha avocato a sé il tema Bolkestein, saprà trovare una soluzione che non venga bocciata in sede comunitaria. Ritengo personalmente che a coloro che hanno fatto investimenti sulle strutture debbano vederseli garantiti. Inoltre, nelle gare deve essere data la possibilità ai Comuni di inserire un diritto di prelazione a loro riservato», – ha commentato il presidente della Provincia Claudio Scajola, chiosando: «La posizione del senatore Maurizio Gasparri, favorevole a una nuova proroga di un anno, è una minchiata: meglio concludere oggi nel modo migliore che ottenere un altro rinvio».

«Come Regioni, nel mio ruolo di referente nazionale sul tema concessioni, siamo tornati a chiedere un incontro al governo. Chiediamo da questo governo di centrodestra che ha preso impegni molto chiari con il comparto balneare di lavorare, in tempi rapidissimi, per dare una risposta definitiva. Il principio è che non si può mandare all’aria una tradizione che caratterizza l’Italia nel mondo», – ha spiegato l’assessore regionale Marco Scajola -.

«Noi di Fratelli d’Italia abbiamo sempre detto che avremmo tutelato gestori e proprietari di stabilimenti in concessione. Stiamo lavorando per questo. Abbiamo ancora 11 mesi ma intendiamo non perdere ulteriore tempo. Mi fa piacere che tutte le forze politiche siano concordi nel tutelare le imprese balneari. Sono fiducioso che a breve arriverà il provvedimento del governo, non dimenticando che gran parte del lavoro andrà fatto in Europa», – ha concluso il senatore Gianni Berrino.

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