Civezza, oratorio e canonica di San Marco tornano al loro splendore

Civezza. Lo scorso 14 novembre la chiesa parrocchiale di San Marco a Civezza annunciava come da anni fossero attesi importanti lavori di restauro e di manutenzione dell’oratorio e della casa canonica. «Entrambi costituiscono un complesso monumentale di grande valore religioso, storico, artistico e culturale per il paese e la comunità cristiana e civile di Civezza. Essi testimoniano la fede e la tenacia dei nostri avi che, tra molti sforzi e sacrifici, hanno consegnato a noi questo tesoro perché ne potessimo godere come bene comune. Se saremo capaci di consegnare questa ricchezza alle generazioni future, avremo apposto anche noi un anello alla catena ideale, fin qui mai interrotta, che lega insieme le generazioni e unifica la storia» si leggeva sulla pagina social della parrocchia.

Proprio lo scorso novembre, grazie all’importante contributo stanziato dalla Conferenza Episcopale Italiana (fondi dell’8×1000 alla Chiesa cattolica) e al bonus 90% facciate, erano partiti i lavori che riguardano le coperture e gli intonaci esterni dell’oratorio di san Giovanni e della Casa canonica.

Ora i lavori sono andati, come spiega Don Francesco: «L’oratorio, risalente nelle documentazioni dal 1600, rappresenta una delle bellezze storiche più importanti di Civezza e l’aver recuperato la copertura del tetto e la facciata è davvero molto importante. Al suo interno sono stati riscoperti i dipinti originali, arrivando allo strato che era stato coperto e riscoprendo i colori pastello. Non da meno è il campanile, una delle poche torri che sopravvive nel borgo di Civezza, chiamato anche “il borgo delle cinque torri” ed è giusto mantenerlo pulito. Presso l’oratorio è possibile visitare, su appuntamento, uan mostra di cartelami di grande valore, esposti temporaneamente».

In questi giorni inoltre è stato installato un cancelletto di accesso all’aula campanaria per tener pulita la torre. Uno speciale ringraziamento dal parroco a chi ha materialmente fatto il lavoro: agli amici che hanno pulito il campanile; ai fabbri che hanno operato. Un ringraziamento a chi ha generosamente permesso che tale opera fosse realizzata».