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Causa Rt-lavoratori, Usb Sanremo: «Azienda senza soldi trova altre risorse da sprecare»

4 gennaio 2023 | 11:43
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Causa Rt-lavoratori, Usb Sanremo: «Azienda senza soldi trova altre risorse da sprecare»

«Vorremo capire se e come pensa di sopravvivere, continuando a insistere con questi atteggiamenti lesivi verso chi lavora e manda avanti la baracca e che ricordiamo deve ancora ricevere diversi stipendi arretrati»

Imperia. «Cambiano gli anni, cambiano gli amministratori, ma una cosa in Riviera Trasporti non cambia, la prassi di buttare i soldi pubblici dalla finestra. Nonostante le cause perse in vari gradi di giudizio, RT che versa in pessime condizioni, che offre un servizio a singhiozzo ed è senza soldi, trova non si sa dove, altre risorse da sprecare per mandare avanti l’ennesima causa in tribunale contro i suoi lavoratori, le cause costano e anche caro, basta verificare i bilanci passati e presenti per rendersi conto della montagna di denaro buttato nelle parcelle e nelle aule dei tribunali».

Lo dichiara Alessandro Capitini, coordinatore Usb. «Come sindacato vorremo capire se chi sta influenzando certe situazioni si rende conto che il giochino ormai è costato molto di più dei benefici che in teoria RT avrebbe dovuto avere, centinaia di migliaia di euro che sicuramente avrebbero fatto un altro effetto sui bilanci asfittici aziendali.

E ancora vorremo capire se e come pensa questa azienda di sopravvivere, continuando a insistere con questi atteggiamenti lesivi verso chi lavora e manda avanti la baracca e che ricordiamo deve ancora ricevere diversi stipendi arretrati. Basta aprire gli occhi: + innegabile che chi può va via da RT, bastano i recenti abbandoni da parte di alcuni colleghi che decidono di non lavorare più in questa azienda e scappare da altre parti, per cercare una serenità che ormai qui è utopia.

Anche chi non ha nulla a che fare con le cause rischia di perdere soldi e tempo prezioso. Ostinarsi e non accettare la decisione di un tribunale e non cercare un dialogo, soprattutto in questo momento non è comprensibile».