Camporosso, Morabito fuori dalla giunta. Il sindaco Gibelli: «Decisione sofferta ma necessaria»

12 gennaio 2023 | 13:31
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«Comportamenti deprecabili e assenze»: ecco i motivi che hanno portato alla revoca delle deleghe

Camporosso. Maurizio Morabito è ufficialmente fuori dalla giunta comunale di Camporosso, dove fino allo scorso lunedì ricopriva il ruolo di vice sindaco e assessore a Manutenzione del Patrimonio, Edilizia privata e Commercio. Lo ha comunicato in una conferenza stampa indetta ad hoc nel palazzo comunale di Camporosso, il sindaco Davide Gibelli: «Lo scorso lunedì ho firmato il provvedimento di revoca della nomina a vicesindaco e assessore del consigliere comunale Maurizio Morabito – ha dichiarato – Questa decisione, sofferta ma necessaria, è stata assunta a seguito della completa lesione del rapporto fiduciario intercorrente tra noi».

A ricoprire il ruolo di vice sindaco sarà Fulvia Raimondo, mentre al momento le deleghe saranno trattenute dal sindaco in attesa della redistribuzione agli assessori.

Le motivazioni. «Le ragioni sono molteplici e riconducibili al comportamento di Morabito che ha messo in atto una sistematica e prolungata azione di contrasto all’amministrazione in carica, disattendendo il principio di leale collaborazione con il sindaco e con i colleghi assessori. Infatti, da oltre un anno, la presenza di Morabito in giunta e in consiglio comunale si è progressivamente diradata e la partecipazione alle riunioni di maggioranza con tutti i consiglieri non è più avvenuta, senza alcuna legittima giustificazione, significando un esplicito disinteresse nei confronti dell’attività amministrativa e, conseguentemente, della nostra Città».

Dati alla mano, Gibelli ha segnalato come Morabito abbia partecipato a 26 su 51 sedute di giunta comunale e a 2 su 7 sedute di consiglio comunale. Completa assenza, invece, dalle riunioni del gruppo “Camporosso nel cuore”: la lista civica che ha portato per due mandati all’elezione del sindaco Gibelli e della sua squadra.

Impossibile ricucire i rapporti. «La distanza di vedute rispetto agli obiettivi amministrativi fissati nel programma di mandato si è anche manifestata con la contrarietà espressa da Morabito, in maniera pretestuosa, all’approvazione di alcune importanti pratiche di competenza della Giunta Comunale. Cito, ad esempio, il parere contrario ai lavori di rifacimento degli asfalti di via Braie e la netta contrapposizione all’erogazione di un contributo straordinario di 5mila euro all’Unione Sportiva di Camporosso», dice ancora Gibelli, che parla anche di «alcune condotte deprecabili poste in essere da Morabito in ambito cittadino finalizzate unicamente a screditare la mia persona, hanno irrimediabilmente compromesso ogni futura collaborazione con lui». Sui «comportamenti deprecabili» il sindaco non si sbilancia: parla di una «sommatoria di episodi circoscritti», entrando nel merito soltanto di uno: quello in cui, durante una discussione di giunta che li vedeva di pensiero opposto, il suo ex vice, davanti a tutti i presenti, avrebbe dichiarato che «di quello che dice e pensa il sindaco non me ne frega nulla». «Ha di fatto delegittimato la mia figura di sindaco – commenta Gibelli – E’ un episodio che non posso accettare da chi mi fa le veci».

L’appartenenza politica? «Non c’entra». «E’ stata una decisione sofferta e sicuramente non indolore, che provoca un guasto al nostro gruppo – ha detto ancora Gibelli – Ma lo rimarco con forza: non dipende dalla nostra appartenenza politica: il nostro gruppo è nato civico e resta civico. E’ sempre stato variegato, ma non è questo il motivo della spaccatura: lo conferma il fatto che il primo mandato è stato condotto in maniera serena, senza problematiche di questa natura». 

«È, dunque, evidente che il suo comportamento, non più incentrato sulla condivisione degli obiettivi e sulla correttezza dei rapporti politici e interpersonali, risulta di ostacolo al buon andamento dell’azione amministrativa e, quindi, si pone in contrasto con l’interesse della città e dei suoi abitanti – conclude – Tengo a sottolineare che l’attività che ha visto protagonista la nostra amministrazione è stata sempre determinata in modo condiviso e unanime. Il cambio di attitudine di Morabito, contrassegnato da una scarsa presenza alla vita istituzionale dell’Ente e da un’azione di contrasto a importanti decisioni della giunta, ha minato proprio la compattezza e l’unitarietà del processo decisionale. Tutto quanto evidenziato mi porta a concludere che non sussistono margini per recuperare un rapporto ormai irrimediabilmente compromesso e che non ricorrano più le condizioni per proseguire insieme l’attività amministrativa nel ruolo finora ricoperto di vicesindaco e assessore. La giunta e i consiglieri comunali continueranno a lavorare per il bene dei cittadini promuovendo ogni iniziativa utile a migliorare ancora di più la nostra città».