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Bimbo picchiato a Ventimiglia, il nonno acquisito sporge denuncia per aggressione

11 gennaio 2023 | 17:36
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Bimbo picchiato a Ventimiglia, il nonno acquisito sporge denuncia per aggressione
Bimbo picchiato a Ventimiglia, il nonno acquisito sporge denuncia per aggressione
Bimbo picchiato a Ventimiglia, il nonno acquisito sporge denuncia per aggressione
Bimbo picchiato a Ventimiglia, il nonno acquisito sporge denuncia per aggressione

Sono ancora molti i punti oscuri sulla vicenda

Ventimiglia. Si è presentato al commissariato di Polizia di via Aprosio nel pomeriggio G.C.: l’uomo di 75 anni indagato per lesioni gravissime, in concorso con la compagna, ai danni del nipotino di quest’ultima, un bimbo di sei anni ricoverato all’ospedale Gaslini di Genova dal 19 dicembre scorso. L’uomo, ieri, sarebbe stato vittima di un’aggressione, soprattutto verbale, quando si trovava in coda alle poste di via della Repubblica, in centro a Ventimiglia. Qualcuno, riconoscendolo, lo avrebbe insultato, spintonandolo.

Ad accompagnare il 75enne c’era il suo legale, l’avvocato Maria Spinosi, che stamani ha rilasciato una dichiarazione a mezzo stampa, invitando le persone a non condannare, prima del tempo, il nonno acquisito del bimbo. «Dopo che il carrozzone mediatico irresponsabilmente alimentato da più parti ha condotto ieri alla vile aggressione del mio assistito nel centro di Ventimiglia – ha detto il legale – Diventa necessario rilasciare la prima dichiarazione. La realtà è ben più complessa di quella sinora riportata, tanto è vero che le indagini sono tuttora in corso e potrebbero anche riservare delle sorprese. Chi è giunto a conclusioni affrettate o, peggio, ha apostrofato il mio assistito con epiteti offensivi, dunque, potrebbe doversi ricredere. Le condizioni psicofisiche del mio cliente sono l’unica ragione che mi ha spinto a parlare. Chiedo, rispettosamente, a tutti di sospendere il giudizio e di attendere la conclusione delle indagini».

A prendere la parola, per placare gli animi, è stato anche il padre del bimbo ferito, che attraverso i social ha chiesto ad amici e conoscenti di evitare “colpi di testa” per il bene delle delicate indagini ancora in corso.

Sono ancora molti i punti oscuri sulla vicenda: gli inquirenti vogliono far luce su quando realmente accaduto al bambino, che da qualche giorno si trova ricoverato in una stanza singola dell’ospedale genovese a causa dei continui flashback su quanto subito. Il piccolo, dopo giorni di coma farmacologico, inizia a ricordare il dramma vissuto: la speranza è che possa presto raccontare quanto gli è accaduto, e quale sia stato il ruolo esatto della nonna paterna e del suo compagno nella terribile vicenda che li vede coinvolti.