Agricoltura sociale, due i progetti di Asl1 e dell’Istituto Regionale per la Floricoltura: «Inclusione delle persone più fragili nel mondo del lavoro»

29 gennaio 2023 | 15:12
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Agricoltura sociale, due i progetti di Asl1 e dell’Istituto Regionale per la Floricoltura: «Inclusione delle persone più fragili nel mondo del lavoro»

Via dei campi ( VIDA) e Coltiviamo Fasce Trascurate nel Ponente Ligure (FA.TRA.L.) sono stati approvati nell’ambito del PSR 2014-2020 (Piano Sviluppo Rurale) di Regione Liguria. 

Sanremo- Ventimiglia. Aiutare le persone fragili ad inserirsi nel mondo del lavoro agricolo. Questo l’obiettivo principale dei due progetti di agricoltura sociale Via dei campi ( VIDA) e Coltiviamo Fasce Trascurate nel Ponente Ligure (FA.TRA.L.) di cui sono capofila Asl1 per quanto riguarda il primo e l’Istituto Regionale per la Floricoltura (IRF) per il secondo, sono stati approvati nell’ambito del PSR 2014-2020 (Piano Sviluppo Rurale) di Regione Liguria.  Dall’entroterra di Cervo fino a quello di Ventimiglia molte sono le aziende sociali che hanno aderito ai due progetti.

Il primo progetto denominato “Via dei Campi” prevede  l’affidamento di anziani  in condizioni di cronicità, affidi educativi minori, con lieve disabilità, laboratori protetti, rivolti ad utenza disabile in un’età compresa tra i 18 ed i 65 anni, Pet Therapy con asini ed alpaca ed infine agriturismo e fattorie didattiche.  Il secondo progetto, “Coltiviamo fasce trascurate nel Ponente Ligure (FA.TRA.L.) mira ad incrementare, le attività agricole connesse all’inclusione socio-lavorativa di soggetti svantaggiati con lieve disabilità psico-fisica e/o con difficoltà ad inserirsi e reinserirsi nel flusso lavorativo. Il progetto inoltre, si focalizza su due importanti punti: il primo che  mira a coniugare all’Agricoltura Sociale anche il ripristino di forme di agricoltura tradizionale perdute, limitando la minaccia di dissesto idrogeologico che caratterizza i terreni lasciati incolti; il secondo obiettivo è quello di creare fra le aziende aderenti al progetto una rete che consenta di realizzare una filiera corta, con una promozione dei prodotti nel mercato locale.

«I progetti in campo attualmente attivi sono due- spiega il dottor Enrico Oliva, dirigente amministrativo dell’Asl1 project manager dei progetti- il primo si chiama via dei campi (VIDA) e ha l’obiettivo di facilitare l’accoglienza di pazienti fragili presso aziende agricoli sociali che sono aziende speciali con una particolare sensibilità che hanno completato un iter di iscrizione nel registro delle aziende agricole sociali tenuto da Regione Liguria. In questo progetto Asl1 è capofila e il suo compito, al di là degli adempimenti amministrativi, è quello di individuare pazienti fragili dell’area anziani, disabili e minori e abbinarli alle aziende agricole con le quali hanno fatto della attività in campo per esempio la coltivazione della lavanda, la cura degli orti, degli ulivi. Questa attività si è svolta dall’estate fino a dicembre e ora siamo alle battute finali e l’obiettivo dell’attività è quello di scrivere e definire dei protocolli e linee guida che saranno usati dai servizi territoriali di Asl1 nel futuro per indirizzare i propri utenti in questi percorsi di cura. Un secondo progetto che ha come obiettivo l’inserimento lavorativo, il cui ente capofila è l’Istituto Regionale di Floricoltura di Sanremo, si chiama Fra.Tal che è acronimo di Coltiviamo fasce trascurate ponente ligure. L’obiettivo è di attivare un percorso di formazione per utenti fragili con la finalità di facilitare l’inserimento lavorativo. Sono stati svolti corsi relativi alla coltivazione delle piante da fiore, le aromatiche, le orticole, da fronda e gli ulivi e la vite abbinati anche a corsi di sicurezza per consentire a persone più svantaggiate di acquisire delle competenze base per l’inserimento lavorativo».

«Abbiamo aderito a questo progetto che coniuga due anime, quella dell’agricoltura e quella sociale che riguarda le persone che sono in difficoltà– spiega Gianluca Boeri, presidente di IRF- Ci siamo messi subito a disposizione facendo dei corsi presso il nostro Istituto e per le aziende che avessero bisogno di un introduzione per poter accogliere al meglio queste tipologie di lavoratori ma anche corsi per queste persone per fargli capire le attività principali che vengono svolte principalmente nelle nostre aziende agricole che poi si è concretizzata con dei tirocini e stage nelle aziende partner che hanno aderito al progetto. Proprio grazie a questa esperienza hanno potuto capire cosa vuol dire lavorare in agricoltura. Ci auguriamo che questo sia un primo passo verso una creazione di una vera e propria rete di impresa, di sinergia tra pubblico e privato, tra Asl1, Istituto Regionale e la Coldiretti che ha partecipato attivamente a questo progetto per far sì che questi non siano casi isolati ma che queste persone possano essere inserite nelle aziende»

«Si è svolto nell’ultimo anno e mezzo- raccontano le ragazze dell’azienda Zollamania di Sanremo che hanno aderito al progetto Vida- e ha riguardato circa una quindicina di utenti. Sicuramente dal nostro punto di vista, è stato un progetto e un’idea decisamente costruttiva, sia per noi ma anche per l’utente che in alcuni casi abbiamo trovato cambiato dalle prime alle ultime visite che hanno fatto da noi. Gli incontri si svolgevamo indicativamente con un momento di saluti iniziali, la spiegazione di quello che sarebbe stato il progetto della giornata e l’attività in sé che poteva riguardare la coltivazione dell’orto, la raccolta, la sistemazione del campo e tutto quello che concerne la fattoria didattica e l’approccio ai vari animali tra cui il mondo asinino. I ragazzi dall’essere quasi timorosi all’inizio sono passati ad essere spigliati, tranquilli e rilassati in ogni attività che facevano».

«Nella formazione Fra.Tal,  sono state inserite otto persone- spiega Matteo Lupi della Spes di Ventimiglia- nella parte pratica ne abbiamo inseriti quattro. Questi ragazzi hanno fatto la formazione sulla sicurezza del lavoro e la formazione legata all’agricoltura e quindi alla pratica agricola della coltivazione, l’utilizzo di agenti biologici per le piante e poi oltre al corso hanno vissuto delle esperienze agricole e di vere e proprie attività lavorativa nelle nostre due frazioni di Ventimiglia, le Gianchette e Varase, dove disponiamo di due ettari di terreni coltivati e lì li abbiamo inseriti».

I partener del progetto “Via dei Campi” sono il Distretto Socio Sanitario Sanremese, Comune di Imperia, Ats 12 (che comprende i comuni di Diano Marina, Cervo, Diano Arentino, Diano Castello, Diano San Pietro, San Bartolomeo al Mare, Villa Faraldi), Cipat, Azienda Agricola Biodiversamente, Azienda Agricola Rovere Carlo, Azienda Agricola Agrituristica Vogel Michael, Azienda Agricola Ponte Raggio Squarciafichi Cristina, Azienda Agricola Zolla Mania, Azienda Agricola Bimba Maria, Azienda Agricola Agrituristica Riccardo Sciandini, La Redancia Coop. Sociale Onlus, Ats 10 (che comprende i comuni di San Lorenzo al Mare, Cipressa, Civezza, Costarainera, Dolcedo, Pietrabruna, Prelà, Vasia) mentre i partner del progetto “Fa.Tra.l.” sono Asl1, Comune di Ventimiglia, Coldiretti della Provincia di Imperia, Verdiamo Società Agricola Srl, Spes Soc. Coop. Sociale Onlus, Azienda Agricola Leoni S.S., Azienda Agricola Danelli Tommaso, Azienda Agricola Ronco Wilma, Ats 14 (che comprende i comuni di Aquila d’Arroscia, Armo, Borghetto d’Arroscia, Cosio d’Arroscia, Mendatica, Montegrosso Pian Latte, Pieve di Teco, Pornassio, Ranzo, Rezzo, Vessalico).