A Dolceacqua “L’Urlo”, il docufilm sulla tratta dei migranti che punta il dito anche alle ONG

13 gennaio 2023 | 16:31
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Alla proiezione sarà presente anche il regista Michelangelo Severgnini

Dolceacqua. Domenica prossima 15 gennaio alla sala polivalente, a partire dalle 17, verrà proiettato il docufilm “L’Urlo. Schiavi in cambio di petrolio” e presentato il libro omonimo. Alla proiezione del lungometraggio sarà presente anche il suo regista, nonché autore dello scritto, Michelangelo Severgnini. L’evento è organizzato dal “Collettivo Insurreale” ed è a ingresso libero.

La pellicola è una di quelle che fanno discutere, oggettivamente controcorrente, dal momento che mette sotto accusa le ONG e le incolpa di essere all’apice e partecipi di una vera e propria tratta degli schiavi che coinvolge, in suolo libico, milizie islamiche, governi eletti e non, stati nazionali ed organizzazioni sovranazionali. D’altronde la controcopertina del libro dal quale è stato tratto il film parla chiaro “Schiavi in cambio di petrolio. Un patto scellerato tra governi europei e milizie – benedetto da NATO e ONU – in vigore dal 2011. Migliaia di esseri umani, rapiti, torturati e ridotti in schiavitù in Libia. Migliaia di barili di greggio derubati e contrabbandati in Europa. È questo l’accordo. È questa la storia che non si può raccontare“.

“L’Urlo”  era stato presentato all’ultimo Festival del Cinema dei Diritti Umani, in scena nella sua XIV a Napoli lo scorso 23 novembre. La proiezione era stata fermata dopo 20 minuti dal suo inizio, a causa delle proteste  in sala da parte di dirigenti di ONG ed esponenti della sinistra. Di quell’episodio, lo scrittore ventimigliese Roberto Vallepiano dirà che si è trattato di una «Censura squadrista senza precedenti – per poi aggiungere – Tale è il polverone alzato da questo documentario e tali sono gli interessi economici in gioco che, dopo le minacce delle ONG e dei vari potentati politici che le spalleggiano, lo stesso produttore del film ha bloccato la distribuzione su scala nazionale».

riviera24 - michelangelo severgnini

Michelangelo Severgnini è nato a Crema nel 1974. Personaggio poliedrico con il giornalismo d’inchiesta nel cuore è stato redattore di Radio Onda d’Urto dal 1999 al 2001. Nel 2000 è autore del libro “Good morning, Pristina! – diario di un giornalista radiofonico tra Kosovo e Serbia” . Realizza li primo documentario nel 2002, Il ritorno degli Aarch- i villaggi della Cabilia scuotono l’Algeria (60’, Carta, settimanale). Nel luglio 2004 gira in Iraq “…e il Tigri placido scorre – istantanee dalla Baghdad occupata (70’). Tra il 2004 e il 2008 partecipa come videoautore per l’agenzia H24 a numerosi documentari televisivi in onda su LA7 e Rai3, tra cui “Stato di paura”, premio della critica Ilaria Alpi nel 2007. Nel settembre 2008 un terzo lavoro :”Isti’mariyah – controvento tra Napoli e Baghdad”,  vincitore nel 2006 del Premio Internazionale Documentario Reportage Mediterraneo nella sezione creatività e nel 2008 del primo premio assoluto per la miglior opera in concorso al Sole e Luna doc festival. Dal 2007 cura il sito kapdkjumb.it, su cui tiene un diario in rete. Nell’estate 2008, dopo aver interrotto la sua collaborazione con la tv, ha lasciato L’Italia e si è trasferito ad Istanbul, dove ha girato il film Katırlar doğurunca (Quando le mule partoriranno). Il film è stato ultimato in collaborazione con la casa di produzione Figli del Bronx. Dal gennaio 2011 vive a Napoli. Suona come bassista e produce musica.  Nel 2001 aveva inciso  l’album “2001: odissee infrante alle periferie dell’impero”.

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