Ventimiglia, lotta continua ai trafficanti di esseri umani: nel 2022 arrestati 818 passeur

10 dicembre 2022 | 13:18
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Ventimiglia, lotta continua ai trafficanti di esseri umani: nel 2022 arrestati 818 passeur
Ventimiglia, lotta continua ai trafficanti di esseri umani: nel 2022 arrestati 818 passeur
Ventimiglia, lotta continua ai trafficanti di esseri umani: nel 2022 arrestati 818 passeur
Ventimiglia, lotta continua ai trafficanti di esseri umani: nel 2022 arrestati 818 passeur

L’ultima grossa indagine della Guardia di Finanza ha dimostrato la presenza di vere e proprie organizzazioni criminali

Ventimiglia. Sono 818 i passeur arrestati dalle forze dell’ordine a Ventimiglia da gennaio a inizio dicembre. Un numero impressionante di trafficanti di esseri umani, veri e propri criminali che senza alcuno scrupolo guadagnano sulla pelle dei migranti, consigliando loro strade pericolose, e a volte fatali, per superare il confine italo-francese in modo clandestino.

Nell’ultima settimana, gli arresti sono stati dodici, con una media che oscilla sempre tra i 2 e i 3 al giorno, anche se la diminuzione degli sbarchi nel sud Italia e i lavori sulla linea ferroviaria francese, hanno limitato l’afflusso di stranieri che da Ventimiglia tentano di attraversare la frontiera.

I passeur sono ben organizzati e fanno rete. Lo ha dimostrato, provandolo per la prima volta, una recente indagine della Guardia di Finanza di Ventimiglia che, sotto il coordinamento dalla Direzione Distrettuale Antimafia e Antiterrorismo di Genova, a fine ottobre ha smantellato una vera e propria organizzazione criminale dedita al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Nove le persone arrestate, tra le quali colui che è considerato la mente e il capo del sodalizio Noomene Maamar, 39 anni, tunisino abitante a Sanremo, che si occupava del trasferimento di immigrati clandestini o irregolari presenti in Italia, provenienti per lo più dal Nord-Africa, i quali, quasi sempre prima di giungere a Ventimiglia, si rivolgevano ai membri dell’associazione criminale per attraversare illegalmente il confine. Secondo quanto appurato dagli investigatori, i migranti pagavano dai 150 ai 300 euro a seconda del modo in cui venivano accompagnati in Francia: la tariffa più economica garantiva un passaggio attraverso i sentieri di montagna. Il prezzo aumentava se si sceglievano altre strade, come il passaggio in auto.

Guardia di Finanza

Agli arresti sono stati compiuti dalla Polizia di Frontiera, che il 26 di ottobre, nell’ambito dei servizi della cosiddetta “Squadra Mista italo-francese”, ha inseguito alcuni trafficanti di uomini oltre confine. Cinque, quel giorno, i passeur arrestati in flagranza di reato, tra cui una donna.  E’ solo un esempio, questo, di una lunga serie di arresti compiuti nel presidio quotidiano dei valichi di frontiera.

Tunisini, marocchini, egiziani, ma anche afghani. Questi ultimi, in particolare, prediligono far passare i migranti attraverso i pericolosi sentieri di montagna. La filiera afgana raggiunge Ventimiglia attraverso la rotta balcanica. Da qui i connazionali che vogliono arrivare in Francia seguono passo passo le indicazioni di una rete di passeur che li attende ad ogni varco. Non c’è nulla di improvvisato nella “catena” della criminalità transnazionale che favorisce l’immigrazione clandestina.

Oltre agli afghani, è ben radicata a Ventimiglia anche la filiera tunisina, che attinge prevalentemente dal bacino di migranti arrivati via mare.
Ad oggi, invece, sembra che il fenomeno (almeno a livello locale) non interessi la ‘ndrangheta che, nell’Imperiese, resta fuori dal traffico di esseri umani.