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Screening Epatite C, al lavoro la task force di Asl1 per la ricerca del “sommerso”

26 dicembre 2022 | 18:53
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Screening Epatite C, al lavoro la task force di Asl1 per la ricerca del “sommerso”

l primario di Malattie Infettive del “Borea” il Dott. Giovanni Cenderello: «Diagnosticare in fase precoce l’infezione permette di guadagnare tempo prezioso e adottare le strategie terapeutiche necessarie con la massima tempestività»

Sanremo. Primo giro di boa per la campagna di screening di Asl1 sull’Epatite C. Da agosto ad oggi 54.144 lettere sono state inviate agli utenti imperiesi, uomini e donne, nati dal 1969 al 1989, oltre che ai soggetti SerD e ai detenuti in carcere indipendentemente dalla coorte di nascita e nazionalità con proposta diretta da parte delle strutture sanitarie competenti.

L’obbiettivo è sollecitare e incentivare la cittadinanza ad effettuare la rilevazione di infezioni da virus dell’epatite C ancora non diagnosticate ma soprattutto andare alla scoperta del “sommerso” per epatite C e Hiv. La mission è quella di migliorare la possibilità di diagnosi precoce, avviare i pazienti al trattamento onde evitare le complicanze di una malattia epatica, nonché interrompere la circolazione del virus impedendo nuove infezioni. Un’attività che ha visto mettere in campo un grande impegno e mobilitazione da parte di Asl1 e da parte del Dipartimento di Prevenzione e di educazione alla salute. Infatti il test di screening Hcv è stato anche offerto in ogni occasione di incontro del personale del centro screening sul territorio, come la partecipazione ad alcune manifestazioni a rilevante impatto locale, ad esempio Expo Valle Arroscia a Pieve di Teco, Olioliva ad Imperia o il recente festival della salute, “I’M Salute”, tenutosi nel capoluogo e all’istituzione di banchetti informativi nelle città della costa e dell’entroterra con apposito mezzo mobile per l’effettuazione dell’esame rapido. Un’attività che ha visto anche il sostegno di associazioni di volontariato locale e dei principali club service della provincia. Ad oggi il totale degli aderenti al test (sierologico e rapido) è pari a 2776 con 47 reattività i cui pazienti sono stati convocati al reparto di Malattie Infettive del “Borea” di Sanremo per l’esame di conferma (HCV RNA) ed eventuale trattamento.

«Lanciamo un appello alla popolazione – spiegano da Asl1 – affinché ci sia più adesione da parte dei cittadini e delle cittadine: lo screening è l’unico modo per evitare complicanze della patologia ed evitare un aumento dei casi». Alle parole dell’azienda fanno eco quelle del primario di Malattie Infettive del “Borea” il Dott. Giovanni Cenderello: «Diagnosticare in fase precoce l’infezione da Epatite C permette di guadagnare tempo prezioso e adottare le strategie terapeutiche necessarie con la massima tempestività, ottimizzandone la efficacia». E la campagna di sensibilizzazione prosegue anche nelle scuole medie e superiori della provincia, in cui i medici incontrano i giovani studenti e studentesse diffondendo il messaggio importante della prevenzione e degli corretti stili di vita. Ed in quest’ottica si inserisce la “Paris Declaration”, un patto con cui si è impegnata la città dei fiori a diventare una “Fast Track City”, al pari di Milano, Brescia, Palermo e Firenze. Gli obiettivi di questa firma sono due: azzerare i nuovi casi di infezione da Hiv e Hcv.