Roca Team, vittoria in salita contro lo Zalgiris

Monaco. “Mamma mia che fatica, che sofferenza ieri sera alla Salle Gaston Médecin, in una partita con due facce e che segna un nuovo corso tecnico e di equilibri interni per il Roca Team. Opposta ad un avversario sempre ostico, lo Zalgiris Kaunas, lanciato in piena zona playoff e gasato dall’assegnazione delle Final Four 2023, la squadra del Principato ha giocato un primo tempo davvero scarso, per intensità in difesa e per fiacchezza in attacco, concedendo 49 punti ai lituani e dando l’impressione di essere estranea alla partita”. Inizia così l’analisi della sfida di ieri di Marco Ghisalberti per Riviera24.it che ha visto la formazione del Principato strappare una vittoria in salita nel match valido per l’Eurolega di basket.

“Anzi: la sensazione è che la squadra fosse rimasta ancora negli spogliatoi del Forum, a leccarsi le ferite e a chiedersi il perché del parziale di 19 a 1 subito dai milanesi. Lo Zalgiris ha dominato il primo tempo molto di più di quanto il parziale, 49 a 42, possa esprimere, perché il Monaco è stato sorretto dal solo Alpha Diallo, perché ogni palla vagante era dei lituani, perché Roland Smits, onesto mestierante lettone nel primo quarto sembrava Kevin Durant, 11 punti e controllo pieno del gioco.

Quello che doveva essere la stella monegasca, Mike James, era ancora perso nelle nebbie milanesi, e nelle sue nebbie, in una serata da 0/7 al tiro, due soli punti e tanto nervosismo, culminato in un tecnico per proteste assai plateali e conseguente lungo esilio in panchina. 

La serata insomma non prometteva niente di buono, anzi sembrava avviata verso un esito amaro e quasi scontato, fino al momento in cui due giocatori, Elie Okobo e Jakuba Outtara hanno cambiato il corso della partita e forse anche gli equilibri del Roca Team.

Ancora privi di Jordan Loyd, con James in panchina a sbollire e a riflettere, i monegaschi si sono trovati a dover rimontare un avversario in piena fiducia, e sono dovuti ripartire come sempre dalla difesa. 

Alcuni numeri spiegano bene il deciso cambio di passo del secondo tempo: 33 punti subiti contro i 49 del primo, 13 palle perse dai lituani di cui molte forzate dalla difesa monegasca, una percentuale da due punti del 43% concessa, e finalmente un intensità importante, che ha ribaltato la partita e alla fine ha dato ragione a tanta fatica e a tanta sofferenza. 

E non sono i 22 punti e i 9 assist di Okobo a dare la misura della sua prestazione, sono piuttosto il fatto che questo ragazzo si è preso la squadra, e l’ha portata in salvo con un carattere incredibile, con uno stare in campo in maniera solida, senza forzare, guidando la difesa con recuperi e armando la mano di Outtara, 14 punti e tanta freddezza nei momenti topici. 

Da sempre convinti delle grandi qualità della guardia ex Asvel, da questa sera possiamo anche dire che il Roca Team ha trovato il modo, e gli uomini, di non essere più James-dipendente, di poter fare “da solo” senza subire troppo gli estri e le lune storte del nativo di Portland, senza doverlo troppo caricare di pesi e responsabilità che a lungo andare sono decisamente deleterie per la squadra. 

Proprio come squadra il Monaco questa sera ha superato una verifica importante, un avversario ostico dopo una sconfitta bruciante e per molti versi difficile da spiegare ed accettare : fatica e sofferenza che fanno crescere la solidità e l’autostima del gruppo. 

Concludere l’anno solare in testa alla classifica è una soddisfazione incredibile, che deve essere sempre di stimolo per il proseguio della stagione e per costruire ancora qualcosa di importante e di bello: e, per usare un espressione cara agli americani, da stasera c’è un nuovo sceriffo in città, e si chiama Elie Okobo, siamo sicuri che ci farà divertire molto. 

E oltre al divertimento del basket, i migliori Auguri per un 2023 sereno e senza guerre, perché lo sport è sempre veicolo di pace”. 

Marco Ghisalberti – Streambasket.com 

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