Restyling Porto Vecchio bocciato dal Tar, scatta il ricorso al Consiglio di Stato
Il pool di legali del Comune e della Porto di Sanremo srl puntano a ottenere una sospensiva della sentenza che ha annullato tutti gli atti autorizzativi
Sanremo. Dopo tre giorni di conclave nell’ufficio del sindaco Alberto Biancheri a cui hanno partecipato legali e dirigenti del Comune, oltre ai consulenti della Porto di Sanremo srl, società promotrice del restyling del Porto Vecchio stoppato momentaneamente dal Tar con una sentenza che rischia di mettere una pietra tombale sul progetto più atteso dalla città, arriva la contromossa ufficiale di Palazzo Bellevue. Ad annunciare istanza al Consiglio di Stato – organo di appello dei Tar -, per ottenere una sospensiva degli effetti della sentenza pronunciata dal tribunale amministrativo regionale lunedì, sono l’amministrazione Biancheri e i vertici della Porto di Sanremo (proprietà Portosole Cnis, presidente del Cda l’imprenditore Walter Lagorio).
L’obiettivo è chiaro. Provare a salvare l’iter amministrativo, aperto da oltre quattro anni, che il 30 gennaio 2023 si sarebbe dovuto concludere con l’aggiudicazione al migliore offerente della gara d’appalto europea del valore di concessione stimato in 600 milioni di euro, di cui una sessantina per i lavori previsti. Negli ultimi tre giorni l’amministrazione comunale e i suoi tecnici, unitamente al pool di professionisti schierati da Portosole Cnis, hanno ripassato al setaccio tutti gli atti impugnati dalla Porto di San Francesco srl (Cantieri Riviera della famiglia Piras). Stando a quanto si apprende, non sono state riscontrate particolari anomalie. Si dovranno attendere le motivazioni del Tar Liguria (presidente Giuseppe Caruso), per comprendere appieno quali sono stati i passaggi ritenuti illegittimi dalla giustizia amministrativa di primo grado.
La nota.Il Comune di Sanremo, ribadito il centrale interesse per il progetto del bacino portuale e del fronte mare, promosso su iniziativa della società Porto di Sanremo Srl, annuncia l’immediata impugnazione della sentenza del Tar con un ricorso urgente al Consiglio di Stato. Ciò al fine di consentire la partecipazione degli interessati alla gara pubblica nel rispetto dei tempi previsti.
La decisione arriva al termine di una serie di incontri promossi dal sindaco Alberto Biancheri a seguito del pronunciamento del Tar, che ha visto coinvolti l’assessore con delega ai Lavori pubblici e all’Urbanistica Massimo Donzella, l’assessore con delega al Demanio marittimo Mauro Menozzi, il segretario generale Monica Di Marco e l’avvocato Riccardo Maoli, consulente legale del Comune di Sanremo sulla pratica oggetto di ricorso al Tar, dopo averla condivisa con i rappresentanti della società Porto di Sanremo Srl e della società Portosole Cnis, oggi rappresentate in unico gruppo, accompagnati a Palazzo Bellevue dai rispettivi pool di legali e tecnici.
Tutte le parti coinvolte hanno riesaminato attentamente, passo dopo passo, il complesso iter procedurale del project financing promosso dall’amministrazione Biancheri durante il primo mandato, a cui hanno lavorato il segretario generale di allora insieme a tutti i dirigenti del Comune di Sanremo per le rispettive deleghe di competenza, supportati in allora dal professor Luigi Piscitelli, per l’analisi degli aspetti giuridici e legati ai profili tecnici amministrativi e contrattuali, e della società Conteco Check Srl, per l’analisi degli aspetti economico-finanziari. L’amministrazione comunale aveva inoltre promosso l’organizzazione di numerosi incontri preliminari con tutti i soggetti principali fruitori del porto e con tutte le realtà operanti nello stesso. Ogni passaggio riesaminato ancora una volta in questi giorni è stato giudicato corretto, nel rigoroso rispetto di tutte le procedure amministrative e giuridiche previste.
Sul piano politico, la sentenza del Tar, che giunge a ben tre anni di distanza dall’avvio del procedimento legale promosso dalla società della Porto San Francesco, e a solo poche settimane dalla chiusura del bando di gara, è stata accolta con stupore e profondo dispiacere perché rappresenterebbe la perdita di una grande opportunità per Sanremo, non solo per l’ambizioso progetto dell’area portuale, ma anche per gli sviluppi che ne deriverebbero.
A tale proposito il sindaco di Sanremo Alberto Biancheri afferma: «Il Comune ha sempre lavorato nella massima trasparenza, nel rispetto dell’interesse pubblico, offrendo a tutti i soggetti interessati la possibilità di interloquire con l’amministrazione, tanto che prima di promuovere la dichiarazione di interesse pubblico si è aspettato che anche la società di Porto di San Francesco potesse presentare il suo progetto. Dopo aver ricevuto nell’agosto 2017 il progetto della Porto di Sanremo srl, e nel gennaio 2018 quello della società Portosole, abbiamo aspettato oltre un anno quello della società Porto di San Francesco, arrivato solo nel dicembre 2018. Lo abbiamo fatto, a costo di dilatare fortemente i tempi dell’opera, proprio per consentire a tutti di essere messi nelle medesime condizioni, e lo voglio ricordare oggi, viste alcune dichiarazioni a mezzo stampa. La scelta del progetto fatta dalla giunta – spiega il primo cittadino – rappresenta la migliore sintesi degli interessi della città e delle categorie che operano all’interno del porto, ed è stata effettuata nell’ambito della discrezionalità che la normativa sul project financing attribuisce all’amministrazione pubblica».
Il sindaco Biancheri aggiunge inoltre che «la sentenza del Tar, che si è deciso di impugnare immediatamente, potrebbe rallentare un progetto di estrema rilevanza per la città di Sanremo, ed è amaro constatare che il ricorso sia stato promosso da un soggetto che ha presentato un progetto, limitato nella sua strategicità e nel valore pubblico, che prevedeva appena la metà degli investimenti rispetto a quello invece poi scelto dalla giunta».