Pieve di Teco, il gruppo consiliare Pieve Bene Comune: «Occorre ampliare la visione ed una scuola ad indirizzo turistico»

16 dicembre 2022 | 12:22
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Pieve di Teco, il gruppo consiliare Pieve Bene Comune: «Occorre ampliare la visione ed una scuola ad indirizzo turistico»

«Bisogna offrire una prospettiva ai giovani»

Pieve di Teco. «Pieve di Teco – scrivono in una nota il gruppo consiliare Pieve Bene Comune- è un borgo storico le cui grandi potenzialità rappresentano il futuro di coloro che lo abitano. Un centro storico è senza dubbio meta di interesse e di attrazione turistica e Pieve non ha nulla da invidiare ad altri centri storici della Liguria. A partire dal 2000, il numero dei residenti è pressoché stabile ed il numero delle nascite risulta in aumento, indice evidente di più famiglie giovani. Quali sono le cose giuste da fare ? Da dove si può cominciare?»

«Una visione che guarda al futuro parte dall’attenzione per la scuola, da quella importantissima dell’asilo nido per arrivare ad offrire una scuola superiore che possa permettere uno sbocco lavorativo proprio sul nostro territorio. La scuola di Ragioneria ha svolto un ruolo molto importante a partire dagli anni 70, ora esaurito. La recente istituzione del liceo scientifico non ha dato alcun risultato.

La nostra analisi ci porta a dire che se la prospettiva di Pieve e della Valle Arroscia è il turismo la scuola non può che essere di questo orientamento. La nostra proposta è per l’istituzione di un Istituto Tecnico Turistico.

Il diploma di Istituto Tecnico Turistico si ottiene dopo 5 anni di scuola durante i quali si studiano varie materie specifiche che permettono di acquisire un buon bagaglio di competenze relativo alla valorizzazione del patrimonio culturale di un territorio. Vogliamo sottolineare che anche i prodotti dell’agricoltura di montagna, una agricoltura eroica, che preserva e permette di tramandare il paesaggio, sono beni culturali prima ancora che agroalimentari. Questi sono i punti di forza».

«Bisogna offrire una prospettiva ai giovani. Ci vogliono le opportunità per restare e gli incentivi e le comodità per chi desidera tornare a vivere in un piccolo borgo. Tutte le potenzialità bisogna farle emergere e la sinergia virtuosa tra pubblico e privato, in sintonia e concorso con i Comuni della Valle, sono l’unico modo per vincere la sfida».