«Mi hanno massacrata di botte e ora temo per la mia vita»: la testimonianza della donna aggredita a Ospedaletti
«In passato mi aveva già minacciata: voleva uccidermi». C’è quasi riuscito
Ospedaletti. Massacrata di botte, a colpi di mazza da baseball. Colpita alla testa, al volto e sugli arti dalla furia di un giovane uomo. E’ un racconto scioccante, quello della donna romena di 50 anni aggredita la scorsa sera dal compagno 31enne della figlia, suo connazionale, in via Roma a Ospedaletti.
«Erano le 21,30 di sera e con il mio compagno avevamo appena parcheggiato per ritornare a casa dopo una cena – racconta la donna -. Mentre camminavamo in via Roma, siamo stati aggrediti alle spalle. C’era il compagno di mia figlia insieme ad altri tre o quattro uomini, tutti armati di bastoni tipo mazze da baseball».
Una violenza inaudita quella con cui la coppia è stata aggredita. «Il mio compagno è stato ferito ad una spalla e ad braccio. Ha cercato di allontanarsi, ma lo hanno inseguito fin sul mare, continuando a picchiarlo. A massacrare me, invece, è stato solo il fidanzato di mia figlia. Mi hanno dato venti punti in testa». La cinquantenne, ancora sotto choc, racconta della ferocia con cui è stata colpita. Nonostante le botte ha avuto la lucidità di urlare, chiedendo aiuto, nella speranza che gli abitanti la sentissero e chiamassero i soccorsi. «Ho urlato che mi stavano ammazzando, ho chiesto di chiamare i carabinieri e fortunatamente qualcuno lo ha fatto – dice -. Sono arrivate due ambulanze e sono arrivati i carabinieri. I nostri aggressori erano già fuggiti in auto». In via Roma ci sono ancora i segni dell’aggressione: schizzi di sangue sul marciapiede e sulle vetrine dei negozi.
Non è la prima volta che, per motivi ancora da chiarire, il 31enne minaccia di morte la donna: qualche mese fa, infatti, le aveva detto che le avrebbe sparato. «Siccome sapevo che aveva dei fucili – spiega la cinquantenne – Ho fatto denuncia e i carabinieri glieli hanno tolti. Ora me l’ha fatta pagare». Ma ora la donna ha paura, per se stessa, per il suo compagno e anche per la figlia: «Prima mi ha minacciato a parole, poi è passato ai fatti, la prossima volta cosa farà? – si chiede -. Ho paura anche solo ad uscire di casa e ho paura per mia figlia, con la quale riesco a parlare poco. Lei dice che non è mai stato violento nei suoi confronti, ma come posso esserne sicura?». La donna ora chiede protezione all’autorità giudiziaria e alle forze dell’ordine.
Sull’accaduto indagano i carabinieri. Non è escluso che la scena della violenza e la fuga degli aggressori sia stata ripresa dalle telecamere di videosorveglianza pubblica e private.
La coppia è stata dimessa dall’ospedale: lei con 20 giorni di prognosi, lui con 30.