Fuori il Pd dall’amministrazione Biancheri, partiti schiacciati dalle liste civiche

3 dicembre 2022 | 08:15
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Fuori il Pd dall’amministrazione Biancheri, partiti schiacciati dalle liste civiche

L’esperienza della coalizione civico-partitica alla guida del Comune di Sanremo si è chiusa ieri. Nell’imperiese i simboli non pagano

Sanremo. Vanno verso l’estinzione le amministrazioni comunali della provincia di Imperia espressione diretta di un partito o di una coalizione di centrodestra come di centrosinistra. Il record negativo per i simboli più blasonati, compresi quelli di governo in grande spolvero sul piano nazionale, è stato raggiunto ieri, intorno alle 12:30, con l’uscita annunciata dal gruppo del Partito Democratico di tutti i rappresentanti eletti in consiglio comunale a Sanremo.

L’amministrazione Biancheri, riconfermata alla guida di Palazzo Bellevue nel maggio 2019, era rimasta l’unica dell’Imperiese capace di coniugare un’anima civica, l’associazione Sanremo al Centro, e una partitica, il Pd. Questo da quando, a fine giugno, l’altra importante esperienza provinciale di partiti alla guida di una municipalità si è dissolta come neve al sole a Ventimiglia, dopo la caduta di Gaetano Scullino provocata dalla Lega. Una sorta di suicidio assistito della politica nella terza cittadina per numero di abitanti del Ponente ligure.

A segnare l’inizio della debacle dei partiti era stata l’elezione dell’ex ministro Claudio Scajola a sindaco di Imperia. Scajola, con il suo progetto civico Polis, aveva corso da solo nel 2018 contro il centrodestra compatto, in un momento storico in cui Cambiamo (sul territorio rappresentato dal nipote e assessore regionale Marco), godeva dello slancio dato all’intero movimento dalla visibilità del presidente di Regione Giovanni Toti.

Anche a Bordighera, storica roccaforte del centrodestra, il sindaco Vittorio Ingenito aveva ribaltato ogni pronostico lo stesso anno, vincendo da civico la sfida contro il suo predecessore Giacomo Pallanca appoggiato da Forza Italia, Fratelli d’Italia e Lega. Persino a Taggia, dove il sindaco Mario Conio è stato riconfermato in maniera plebiscitaria solo sei mesi fa, il primo cittadino si era guardato bene dall’allargare il suo progetto civico all’ingresso dei simboli dei partiti, compreso quello di Cambiamo di cui in provincia di Imperia è il principale referente tra gli amministratori pubblici locali. Lo stesso discorso vale anche per il collega di Vallecrosia Armando Biasi, altro esponente del centrodestra, ritornato alla guida del suo ente locale senza simboli e contro i simboli del proprio schieramento di appartenenza. Solo a Diano Marina, tra i grandi centri dell’Imperiese, resiste un’amministrazione identificata da un sindaco, Cristiano Za Garibaldi, marcato con i simboli della coalizione attualmente guidata dalla premier Meloni.

Al voto nel maggio 2023. Gli occhi sono puntati sulle prossime scadenze elettorali. Nel maggio del 2023 andranno al voto il capoluogo Imperia, con Claudio Scajola, nella doppia veste di sindaco e presidente della Provincia, già ufficialmente ricandidato. Si attende di capire se l’ex ministro aprirà le porte del suo progetto civico ai partiti di centrodestra e cosa deciderà di fare in caso di diniego Fratelli d’Italia che si ritrova in mano un capitale di voti non indifferente, oltre a un senatore espressione del territorio: il sanremese Gianni Berrino.

Quindi Ventimiglia, dove si configura un nuovo scontro civici contro partiti tutto in casa centrodestra, con il Pd alla porta pronto a sfruttare l’occasione per provare a riconquistare il Comune. Anche nella Città delle palme sembrerebbe che il centrodestra dei partiti sia al lavoro per riproporsi fuori dal progetto Ingenito, vista la distanza insuperabile che divide il sindaco in carica e il segretario cittadino di Fratelli d’Italia Giacomo Pallanca.

Di fronte a questo scenario, Sanremo 2024 sembra distante anni luce. Vero è che con l’uscita dal Partito Democratico di tutti i consiglieri eletti si apre una nuova pagina dell’amministrazione Biancheri, nella quale i nomi per i candidati sindaco si sprecano mentre dal lato del centrodestra non si intravede ancora la luce in fondo al tunnel.