Economia

Fisco, accordo coi sindacati: Liguria riduce addizionale dei redditi fra i 15.000 e i 28.000 euro

Si tratta di una parte dei cinque milioni investiti su tutto il capitolo della diminuzione della pressione fiscale

Si concentrerà sui redditi tra i 15.000 e i 28.000 euro la riduzione dell’addizionale Irpef della Regione Liguria nel 2023. Dopo l’annuncio di ieri da parte del governatore Giovanni Toti, in sede di presentazione del bilancio in consiglio regionale, stamattina è arrivato l’accordo con i sindacati confederali.

«Per l’anno di imposta 2023- si legge nel protocollo- viene avviato un percorso di riduzione della maggiorazione all’addizionale regionale all’Irpef applicata ai redditi compresi tra 15.000 e 28.000 euro, che conferma la volontà dell’amministrazione regionale e delle organizzazioni sindacali di intervenire nel tempo, compatibilmente con le risorse finanziarie disponibili e nel rispetto della garanzia dei servizi essenziali, per ridurre la pressione fiscale sui contribuenti liguri a minor reddito». Non sono, però, ancora noti i dettagli di questa riduzione.

Al momento, l’aliquota regionale in questa fascia di reddito è dell’1,81%. Nessun intervento, invece, è previsto nella fascia sotto i 15.000 euro, per cui la Liguria applica già l’aliquota minima, pari all’1,23%. Confermate anche le agevolazioni già previste lo scorso anno, per un pacchetto complessivo di cinque milioni: detrazione di 40 euro a figlio per famiglie con almeno due figli a carico e reddito imponibile fino a 28.000 euro, aumentata a 45 euro per ciascun figlio disabile (quest’ultima riconosciuta anche ai contribuenti con un solo figlio a carico).

Secondo quanto ricostruito dall’agenzia Dire, dovrebbero essere circa 1,5 milioni le risorse destinate dalla Regione Liguria alla riduzione dell’addizionale Irpef per i redditi tra i 15.000 e i 28.000 euro. Si tratta di una parte dei cinque milioni investiti su tutto il capitolo della diminuzione della pressione fiscale per i meno abbienti, derivata dal fatto che sono sempre meno in Liguria le famiglie più povere e con almeno due figli che possono usufruire delle altre detrazioni. «Come Cgil diamo una valutazione positiva di quest’accordo- commenta alla Dire il segretario regionale del sindacato, Maurizio Calà- ma si tratta solo di un primo passo perché le risorse a disposizione sono limitate. Sottolineo, però, che la Regione si è detta disponibile a investire ulteriori risorse sempre per abbassare la pressione fiscale alle famiglie meno abbienti, nel caso in cui nel corso dell’anno dovessero liberarsi nuovi fondi».