Camporosso. Incastrato con una zampa in una rete issata contro i cinghiali, praticamente infilzato. Un capriolo sarebbe sicuramente morto, se ieri intorno alle 23 non lo avessero soccorso i volontari del soccorso veterinario della val Nervia, che per intervenire hanno dovuto richiedere l’autorizzazione, in quanto il capriolo è un animale selvatico ed è quindi di proprietà dello Stato. L’animaledovrà subire l’amputazione di una zampa.
«Il problema è che nessuno interviene per il recupero di animali selvatici feriti – dichiara il responsabile dell’ente e consigliere comunale di Dolceacqua Igor Cassini – Questo capriolo è rimasto dodici ore in agonia, prima di poterlo trasportare in una clinica a Ventimiglia, dove comunque non potranno far nulla».
Pur di salvare l’animale, Cassini ha contattato l’Enpa di Genova, che lo ha messo in contatto con il Centro recupero animali selvatici del capoluogo ligure, dove dovranno trasportare il capriolo, affinché venga operato.
Il soccorso veterinario opera privatamente e quindi si sostiene grazie alle donazioni.
