Ventimiglia celebra il 4 novembre, ricordando chi ha dato la vita per la patria

Ventimiglia. «Se penso alla difficoltà del vostro lavoro, la prima parola che mi viene in mente è semplicemente “grazie”. Grazie per il lavoro spesso incompreso, spesso nascosto, che fate e offrite per noi. Penso al carico psicologico e umano del vostro lavoro, che spesso non finisce con l’orario di lavoro ma va avanti, anche nelle festività. Penso ai vostri familiari, che con apprensione vi stanno accanto e che, pur senza divise e gradi, sono stati arruolati e sono accanto a voi a condividere paure, incertezze, ma anche la bellezza di una vita donata al servizio degli altri». Sono le parole pronunciate da don Ferruccio Bortolotto, parroco della chiesa di Sant’Agostino di Ventimiglia che stamane, Giorno dell’Unità Nazionale e Giornata delle Forze Armate,  ha concelebrato la santa messa insieme a don Luca Salacca.

Nel corso della funzione religiosa, iniziata con i rintocchi delle campane che hanno intonato “La leggenda del Piave”, il parroco ha esortato gli ufficiali e i militari presenti a non arrendersi al male: «Il male, le organizzazioni criminali, la corruzione, sembrano vincere rispetto alle forze del bene, ma non è così», ha detto.

La ricorrenza per ricordare chi ha dato la vita in nome della patria, dell’unità nazionale e di chi è caduto in servizio è proseguita con la visita ai monumenti ai caduti presenti in città. Alle celebrazioni era presente il commissario straordinario di Ventimiglia, vice prefetto Samuele De Lucia.