Sviluppo economico delle attività, firmato accordo tra le 16 aziende retiste di “Tesori della Riviera”



Prevede la creazione di una forza lavoro formata e condivisibile per tener sempre occupato il personale dipendente selezionato
professionalmente preparato azzerando i periodi di disoccupazione
Imperia. Sedici aziende retiste di “Tesori della Riviera” hanno sottoscritto un importante accordo per l’ulteriore sviluppo economico delle proprie attività.
Si è svolta presso la sede di Piazza Dante Alighieri, 11 l’assemblea della “Tesori della Riviera”, rete fondata nel 2012 sull’idea innovativa del dottor Alessio Marziano, sostenuta da una decina di aziende note del territorio, adottando già all’epoca una struttura che ancora oggi permette di allargare notevolmente gli orizzonti ed i campi di azione per lo sviluppo del business.
In estrema sintesi l’accordo prevede: La creazione di una forza lavoro formata e condivisibile per tener sempre occupato il personale dipendente selezionato e professionalmente preparato azzerando i periodi di disoccupazione e far fronte in maniera
sinergica alla stagionalità delle produzioni.
Nell’ambito della suddivisione dei ruoli dei retisti la Tigullio services coordinerà la domanda e l’offerta dei soci, la formazione, la ricerca e la selezione di nuovo personale. La creazione di una filiera bio, olivicola e di trasformazione All’interno della rete sono confluite nel tempo nuove aziende, tutte certificate biologiche ed altre 4 si son candidate ad entrare nella compagine.
Alberto Dalpiaz (vice presidente di AIAB Liguria e retista) si è reso disponibile a coordinare questo progetto. Viene anche approvata la creazione di un fondo che sosterrà i retisti certificati bio o in via di certificazione per: pratiche agronomiche ecosostenibili, aiuti allo sviluppo della filiera bio, aiuti per la certificazione, aiuti per l’acquisto di mezzi tecnici Bio e di terreni da certificare.
La rete opererà anche come centrale acquisti per i materiali che servono a tutti i retisti che oggi riscontrano sempre più difficoltà nell’approvvigionamento (vetro, concimi e tutti quei prodotti necessari alla produzione e comuni a tutte le aziende).
Partecipazione a fiere, condividendo quindi costi, spazi e risorse per la logistica e per presentare a livello internazionale il territorio in maniera comune.
Creazione di percorsi turistici per valorizzare l’offerta naturalistica da offrire ai turisti che frequentano il nostro territorio e farli immergere nelle tradizioni, nei colori, profumi e sapori del ponente.
Implementare la gamma di prodotti tipici già abbastanza nutrita con ulteriori referenze e rafforzare la presenza nei supermercati, negozi, bar e ristoranti. La rete oggi interessa diversi settori: Olivicoltura (8 aziende), Viticoltura (3 aziende), Lavanda (2 aziende), Produzione di frutta e verdura (2 aziende), Pesca ed ittiturismo (1 azienda), Trasformazione olive / frantoi (5 aziende), Ospitalità e fattorie didattiche (4 aziende), agricoltura sociale (1 azienda), ed è oggi in attesa di valutare i requisiti di ammissibilità di nuove aziende che hanno manifestato l’interesse di entrare a far parte del mondo Tesori della Riviera.
«É una grande soddisfazione ricevere la fiducia da molte aziende importanti del territorio che hanno creduto in un progetto di lavoro comune per sfruttare le economie di scala, scambiarsi risorse, condividere conoscenze e creare nuove linee di prodotti – dichiara Alessio Marziano – . Citando il proverbio “Se vuoi andare veloce, vai da solo. Se vuoi andare lontano, vai insieme”, credo che questo sia stato lo spirito che, fin dalla nascita, abbia ispirato questo gruppo di aziende. Le risorse del nostro territorio sono molteplici e solo con l’aggregazione è possibile offrirne la massima diffusione; infatti questa squadra raccoglie produttori, trasformatori, commercianti e aziende turistiche tutte di qualità e coprono quindi tutta la filiera che può far conoscere i Tesori del territorio anche ai turisti che vengono a soggiornare nel ponente».