In manette

Sanremo, organizza una cena e poi minaccia il commensale con il coltello per farsi dare soldi: carabinieri arrestano 42enne per rapina

Non contento di quanto ottenuto, nei giorni successivi l’uomo ha continuato a minacciare la vittima con diversi messaggi minatori su WhatsApp

Imperia. Questa notte i Carabinieri del Comando Provinciale, dando esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere della Procura della Repubblica di Imperia, hanno arrestato un quarantaduenne di Asti ritenuto responsabile di rapina aggravata e tentata estorsione nei confronti di un sanremese. L’uomo, di etnia sinti, è stato rintracciato ad Asti nelle prime ore della notte ed è stato poi trasferito presso il carcere del capoluogo piemontese.

I fatti risalgono ad una sera del mese di agosto scorso, quando il quarantaduenne aveva fatto in modo di organizzare con un conoscente una cena tra famiglie in un ristorante di Sanremo. Dopo essere riuscito ad allontanare il commensale dalla tavolata con la scusa di andare insieme a comprare delle sigarette, l’uomo ha estratto un coltello e, sotto minaccia, ha costretto l’altro ad effettuare due distinti prelievi al bancomat da 2mila euro, di cui poi si è appropriato, intimandogli poi di ritornare al tavolo e continuare la serata come se nulla fosse accaduto. Sul movente del gesto vige il più stretto riserbo, ma sembrerebbe che possa trattarsi della richiesta di restituzione di denaro nell’ambito di un prestito a tassi di usura.

Evidentemente non contento di quanto ottenuto, nei giorni successivi l’uomo ha continuato a minacciare la vittima con diversi messaggi minatori su WhatsApp, tentando di estorcere qualche altro migliaio di euro, ma fortunatamente senza successo, anche grazie alla ferma resistenza del conoscente che non ha esitato a contattare i Carabinieri per ricevere aiuto e che, come in questi casi avviene, immediatamente si sono attivati.

Il presunto responsabile delle accennate condotte dovrà chiarire bene al giudice le non del tutto chiare dinamiche sottese ai rapporti intercorrenti con la vittima, anche perché a suo carico figurano diverse aggravanti che ben potrebbero aumentarne la pena in caso di condanna, una tra tutte quella di aver commesso il fatto nei confronti di persona che abbia appena fruito di un servizio di credito presso uno sportello automatico abilitato al prelievo di denaro.