Riva Ligure e Santo Stefano in lutto per Leonardo, 20enne che amava lo sport e la vita
«Un bel ragazzo, alto un metro e novanta, innamorato della motocicletta. Siamo davvero senza parole, è agghiacciante»
Riva Ligure. La moto, il calcio e i cavalli. Chi conosceva Leonardo “Leo” Franza, 20 anni, ricorda le sue grandi passioni, condivise con i familiari e con gli amici. Passioni che mostrava anche sui social, con tante foto soprattutto di moto. Un ragazzo sportivo, vivace, con tanti interessi e tanti sogni, che dopo esseri diplomato all’istituto alberghiero aveva già lavorato come cuoco al Rockito Bay il chiosco ristorante sulla spiaggia di Bussana, a Sanremo, al confine con Arma di Taggia, appartenente al bar e grill Impekabile.
Leonardo Franza è morto intorno alle 4 della scorsa notte per le conseguenze dell’esplosione avvenuta in un appartamento di via Marco Polo, a Molini di Triora, il 31 ottobre scorso. Il ventenne era in casa con altri cinque amici e si apprestava a festeggiare Halloween insieme a loro. Poi una fuga di gas ha causato l’esplosione che ha fatto saltare in aria l’appartamento. Leonardo, il più grave tra gli amici, è stato ricoverato al centro grandi ustionati di Villa Scassi, a Genova, con ustioni su oltre il 60 per cento del corpo. Dopo giorni passati a lottare, in un letto dell’ospedale genovese, il suo cuore ha smesso di battere.
Altri quattro amici sono ricoverati al Villa Scassi, in prognosi riservata, mentre ad essere fuori pericolo è il 19enne Stefano Cassini, che frequenta il liceo sportivo di Taggia. Alla notizia della morte di “Leo”, nella classe di Stefano i ragazzi sono scoppiati in lacrime.
«Un bel ragazzo, alto un metro e novanta, innamorato della motocicletta. Siamo davvero senza parole, è agghiacciante – dichiara Giuseppe Pechino “Pek” di Cosmo, per il quale Leonardo aveva lavorato – Eravamo tutti molto legati a lui. Era un giovane estremamente gioioso, sempre sorridente, che sprizzava salute da tutti i pori». «Eravamo andati a trovarlo venerdì, era intubato, ma eravamo speranzosi», conclude.
A ricordare Leo con affetto è anche il parroco di Santo Stefano al Mare, don Umberto Toffani: «L’ho preparato alla cresima, quando aveva 14 anni. Ricordo che all’epoca aveva la passione per i cavalli e per l’equitazione. Con lui ho sempre avuto rapporti molto sereni». Parla del giovane anche don Giovanni Verghiel, parroco di Riva Ligure, che per questa sera alle 21 aveva già organizzato una veglia di preghiera al santuario per i sei ragazzi. «Dopo la notizia della morte di Leonardo abbiamo pensato di annullare la veglia – afferma addolorato il sacerdote – Ma poi ci siamo detti: ci sono altri cinque ragazzi che hanno bisogno delle nostre preghiere. Preghiamo, dunque, per loro e per l’anima di Leonardo». La veglia si terrà presso la parrocchia di San Maurizio e non più al santuario come era stato organizzato in precedenza.