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Presunta corruzione e induzione indebita, gup di Imperia rinvia a giudizio 5 persone: anche 2 militari della Marina Militare

30 novembre 2022 | 18:09
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Presunta corruzione e induzione indebita, gup di Imperia rinvia a giudizio 5 persone: anche 2 militari della Marina Militare

Il 2 marzo si apre il processo davanti al giudice collegiale

Imperia. Cinque persone, tra cui due militari della Marina Militare, sono state rinviate a giudizio oggi dal gup di Imperia Anna Bonsignorio a seguito dell’inchiesta che mira a far luce su due episodi riguardanti l’induzione indebita a dare o promettere utilità (ex reato di concussione) e una presunta corruzione, nell’ambito di altrettante assunzioni.

Gli episodi contestati. La prima vicenda risale all’ottobre del 2017 quando nel registro degli indagati, con l’accusa di induzione indebita a dare o promettere utilità, finirono: S.M., 29 anni, volontario in ferma prefissata all’epoca in servizio in provincia di Imperia e G.P., 43 anni, all’epoca sottocapo della Marina Militare in servizio a Roma. Secondo la pubblica accusa, sostenuta dal pm Salvatore Salemi, i due avrebbero proposto a una giovane militare, in servizio a Imperia, di farle superare il concorso per la ferma prefissata di quattro anni in cambio di una somma tra i quattromila e i seimila euro. La donna, che aveva già superato le fasi selettive e attendeva la graduatoria finale, non accettò l’offerta e denunciò tutto all’autorità giudiziaria.

Il secondo caso, quello sulla presunta corruzione, risale al luglio 2018 e oltre ai due precedenti indagati ha visto finire nei guai: D.S., 24 anni: aggiudicatario del concorso di volontario nell’esercito; il padre di quest’ultimo, C.S., di 58 anni e V.M, 58 anni, padre del militare ventinovenne. In questo caso, secondo l’accusa, i due militari si sarebbero fatti consegnare mille euro (in due tranche da 500 euro ciascuna) dal padre del futuro aggiudicatario del concorso. A fare da intermediario sarebbe stato il padre del militare ventinovenne, che avrebbe preso il denaro consegnandolo al figlio. Il denaro, tra l’altro, sarebbe servito a correggere il voto dell’esame di terza media del candidato.

Per entrambi gli episodi gli inquirenti ritengono che vi sia stato il coinvolgimento anche di un terzo militare non identificato.

Il processo a carico dei cinque, si aprirà il prossimo 2 marzo, davanti al giudice collegiale di Imperia.