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Pieve di Teco, asilo nido vs casa di comunità, il sindaco «Aggiungiamo un servizio», il consigliere di minoranza Brunengo «Due realtà che possono convivere nello stesso edificio»

29 novembre 2022 | 09:34
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Il consigliere di opposizione Brunengo: «Chiediamo un sopralluogo  con l’Asl e con la Provincia per non rinunciare a nulla e soddisfare le aspettative di coloro che hanno firmato la petizione».

Pieve di Teco. Incontro acceso quello di ieri sera tra i cittadini firmatari della petizione relativa all’istituzione di un nuovo asilo nido presso i locali dell’ex caserma Manfredi. i consiglieri di minoranza di Pieve Bene Comune e il sindaco Alessandro Alessandri.  Al centro del dibattito le domande dei pievesi il futuro dell’asilo nido che avrebbe dovuto avere una nuova sede in un’ala dell’ex caserma Manfredi disposta ora per accogliere una Casa di Comunità dell’Asl1 imperiese. «Le due realtà- ha insorto il consigliere di opposizione Renzo Brunengo– possono convivere nello stesso edificio senza basta ragionarci su e trovare le soluzioni» ma «facile parlare- ha ribadito il primo cittadino- tutti gli  spazi dell’ex Caserma sono già occupati: dalle scuole superiori, dal Museo delle Maschere di Ubaga e alcuni appartamenti che, se il progetto sarà finanziato dal Pnrr, potranno essere ristrutturati e destinati alle persone che hanno bisogno oppure in caso di calamità naturale ad accogliere chi ha bisogno». «Noi- prosegue Alessandri- aggiungiamo un servizio e non togliamo niente, , l’asilo nido continua a rimanere dov’è, funziona benissimo com’è stato per tanti anni e in più avremo questo servizio della casa di comunità dove ci saranno dei servizi socio sanitari che oggi non ci sono e che verranno a vantaggi dei cittadini e dei turisti che vogliono stare a Pieve , quindi aumentiamo l’offerta senza togliere nulla. L’istituzione della casa di comunità in un territorio come quello della Valle Arroscia sia importante anche in previsione della possibilità di un ospedale unico più lontano».

«Il rapporto con i cittadini è sempre la parte più bella della politica perché è un motivo di crescita per chi fa questo mestiere- prosegue il sindaco Alessandri- La parte più difficoltosa è stata il rapporto  con l’opposizione. L’opposizione è facile farla perché di può dire quello che si vuole tanto poi decidono gli altri, è facile metterla in demagogia. Più complicato è quando l’amministrazione deve prendere delle decisioni e queste non sempre accontentano tutti però noi abbiamo sempre guardato l’interesse comune». «Il progetto di spostare l’asilo nido negli spazi vuoti dell’ex Caserma era stato pensato in un progetto più ampio che coinvolgesse anche gli altri Comuni della Valle ed era destinato per accogliere quasi il doppi dei bambini che attualmente sono ammessi al nido pievese  ma questo avrebbe apportato un aumento dei costi per il Comune non solo di Pieve ma di tutti i Comuni che avrebbero partecipato. Mi farebbe piacere che ci fosse un aumento delle nascite dei piccoli pievesi ma negli ultimi anni il numero è rimasto sempre costante tra 6 e 7 bambini che potrebbero accedere al nido ad un anno di età compiuto. Quindi abbiamo pensato di usare quei locali per ospitare la casa di Comunità dell’Asl1».

«Sono deluso delle risposte che ha dato il Sindaco- la replica del consigliere di opposizione Renzo Brunengo– I cittadini hanno chiesto di non rinunciare né alla casa di comunità né al nuovo asilo ristrutturato e arredato nella ex Caserma. Non c’è stata da parte del Sindaco la volontà di volere tenere in considerazione tali richieste pur essendoci gli spazi per fare tutto. Non condividiamo questa scelta perché peserà negativamente sul futuro di Pieve e della Valle proprio perché il vecchio asilo non è adeguato». L’incontro si è chiuso con la richiesta della minoranza al sindaco e all’assessore e medico Luca Patrone di fare una verifica e un sopralluogo  con l’Asl e con la Provincia «per individuare una soluzione- spiega Brunengo- non rinunciare a nulla e soddisfare le aspettative di coloro che hanno firmato la petizione».