Incendio alla Marr, Direttivo Alternativa Intemelia: «Escalation criminale ci rimanda agli attentanti incendiari del 2011»
«Dopo i fatti di Taggia- conclude- ci saremmo aspettati una presa di posizione forte e coesa da parte di tutti i Sindaci, Presidente di Provincia, consiglieri regionali e provinciali deputati e senatori eletti in loco, ma a parte la dichiarazione pubblica del Sindaco Giuffra, non si è visto nulla»
Taggia. «Nella classifica delle provincie più colpite dagli incendi dolosi (dati Ministero dell’Interno)- scrive in una nota il Direttivo Alternativa Intemelia- troviamo la nostra amata Imperia subito dopo Crotone, Catanzaro e Cosenza. In questi ultimi mesi, la minaccia del fuoco ha ripreso la sua corsa: l’ultimo del 13 novembre ai danni della Marr è il terzo incendio che colpisce una impresa del territorio, il secondo avvenuto il 20 ottobre ha riguardato i camion bruciati nel piazzale della Ciesse Flower a Taggia, mentre il 3 settembre la stessa sorte è toccata a quelli della ditta Mochen a Bussana di Sanremo».
«Questa escalation criminale- prosegue- non può non rimandarci ai quattro attentati incendiari del 2011-2012, contro gli escavatori della ditta Tesorini, concorrente della “Fratelli Pellegrino” (giudicata la mandante), e denota altresì che l’obiettivo non è solo il settore del movimento terra, ma anche quello del commercio dei fiori e della distribuzione alimentare ai ristoranti. Insomma, tre comparti strategici dell’economia ponentina. Da anni il Procuratore Capo di Imperia, dott. Lari, parla del fenomeno degli incendi, così come da anni evidenzia che nella Lotta alla mafia, ad Imperia, manca la collaborazione piena dei cittadini. Anche qualche giorno fa, durante la riunione d’urgenza del Comitato di Sicurezza, ha ribadito l’importanza di denunciare, di fornire elementi utili alle indagini, di collaborare con gli organi di giustizia, tutte condotte che in provincia di Imperia sono mancate e, a quanto pare, continuano a mancare. Ecco allora che quello che dobbiamo fare come cittadini, come genitori, come persone libere, è invertire la rotta. Dobbiamo abbattere il muro di omertà che in provincia di Imperia è molto forte, dobbiamo trovare il coraggio di fare un passo avanti. Al pari di noi cittadini, anche la politica deve invertire la rotta, senza delegare tutto alle forze dell’ordine. Dopo i fatti di Taggia- conclude- ci saremmo aspettati una presa di posizione forte e coesa da parte di tutti i Sindaci, Presidente di Provincia, consiglieri regionali e provinciali ecc., deputati e senatori eletti in loco, ma a parte la dichiarazione pubblica del Sindaco Giuffra, non si è visto nulla. I politici locali sono chiamati più che mai a non risparmiarsi e anche ai futuri amministratori sarà il caso di chiedere da subito la stessa identica forza di presenza e di azione, perché una città si governa collaborando con le parti buone e non delegando».