Imperia, studenti in piazza per protestare contro il governo e per una maggiore democrazia scolastica

18 novembre 2022 | 10:11
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«Siamo additati come “cialtroni” ma la dura realtà è che noi a differenza dei nostri accusatori siamo qui oggi per riemergere»

Imperia. Oggi 18 novembre gli studenti italiani sono scesi in piazza per protestare contro il Governo Meloni. Ad Imperia i ragazzi si sono dati appuntamento in piazza Calvi ed hanno avviato il corteo fino a piazza della Vittoria.

«Protestiamo per combattere per i nostri diritti e per la democrazia scolastica, come le assemblee di istituto e trovare un luogo adatto per riunirci. Ma anche per il trasporto pubblico per gli studenti che vengano da fuori» commenta Francesco Mamberto del liceo Amoretti.

«Io arrivo da Ventimiglia, prendo il treno per andare a scuola ma non è garantito un servizio corriere adeguato. Per gli studenti dell’artistico, di scienze umane e del linguistico non ci sono trasporti e siamo costretti ogni mattina ad arrivare in ritardo a scuola e a farci 20 minuti a piedi nonostante ci avessero garantito il servizio» dichiara Anita Vinciguerra, anche lei del liceo Amoretti.

Gli studenti oggi sono scesi in pazza, in occasione della vicinanza alla giornata mondiale dello studente, che si celebra ogni 17 novembre per rivendicare il diritto allo studio e il diritto degli studenti ad esprimersi. La data è quella degli eccidi nazisti di studenti e professori cecoslovacchi che si opponevano alla guerra nazista, sebbene oggi la giornata venga celebrata in altri giorni ed abbia assunto una valenza di multiculturalismo.

«Siamo qui per migliorare non solo il nostro futuro ma anche quello di chi verrà dopo di noi, il nostro compito è tutelare il poco che abbiamo e combattere per ciò che non abbiamo mai avuto. Siamo additati come “cialtroni” ma la dura realtà è che noi a differenza dei nostri accusatori siamo qui oggi per riemergere dal torpore e dall’oblio nel quale siamo immersi. Incamminiamoci e dimostriamo di non essere solo studenti svogliati ma gente interessata a cambiare lo stato delle cose» con questo discorso di Francesco Mamberto ai sui collegi studenti, ha preso via il corteo di protesta.