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Il generale Figliuolo a Sanremo, «Italia Paese libero, vaccini arma salva vite»

L'ex commissario straordinario per l'emergenza Covid ospite dei Martedì Letterari del Casinò

Sanremo. «L’Italia è un Paese libero, ognuno può fare le scelte che ritiene più opportune ma ai no vax dico: sono duecento anni che i vaccini contribuiscono a salvare vite». A dichiararlo, questo pomeriggio dalla sala del teatro dell’Opera del Casinò, è stato il generale di corpo d’armata Francesco Paolo Figliuolo, ex commissario straordinario per l’emergenza Covid.

Il comandante di origini lucane, alpino nel cuore, è intervenuto per la presentazione ai Martedì Letterari del libro “Un Italiano. Quello che la vita mi ha insegnato per affrontare la sfida più grande” (Edizione Rizzoli), scritto con il giornalista editorialista del Corriere della Sera Beppe Severgnini.

«La pandemia è stata la sfida affrontata più importante della mia vita. Sono contento e orgoglioso di come l’Italia ha risposto. Grazie a un lavoro di squadra ne siamo usciti, magari non definitivamente ma ci siamo quasi», – ha eserdito Figliuolo, di fronte al pubblico delle grandi occasioni -. «Mi spiace molto che una parte della nazione non abbia voluto aderire alla campagna vaccinale. Una volta, visitando un hub interamente gestito da medici e infermieri in pensione presso il Niguarda di Milano, mi è stato regalato dal personale un libercolo dell’inizio del 1800. Un diario di viaggio di un mercante. Tra le pagine lessi che mentre questo mercante si trovava in un paese della Francia del sud, non lontano da Sanremo, vide arrivare un banditore che annunciava alle donne del villaggio l’arrivo del vaccino per il vaiolo. Correva l’anno 1810. Continuando a leggere, l’uomo alla fine scriveva questa riflessione: “Quale donna farebbe morire di fame i propri figli, avendo il pane nella madia di casa”. I vaccini hanno segnato nella storia una garanzia di sopravvivenza per il genere umano. Detto questo, in Italia esiste la libertà, se qualcuno è sordo a qualsiasi richiamo dobbiamo prenderne atto. Poi ci sono delle categorie che per i servizi essenziali prestati devono vaccinarsi, ma in quei casi interviene la legge. Ai no vax dico: informatevi bene, non seguite le fake news».

Conclude il generale: «Se posso fare un appello, i fragili e le persone più anziane facciano la quarta dose. È utile. Lo dicono le evidenze scientifiche». Il governo. «Ritengo che il reintegro anticipato dei medici non vaccinati sia stato fatto alla luce delle ultime evidenze scientifiche». Mascherine. «”Il peggio è alle spalle, ma dobbiamo essere sempre cauti”, per usare le parole del presidente della Repubblica. Al momento non è necessario ripristinarne l’obbligo».