Frontalieri, Il presidente Toti e assessore Scajola: «Controlli inaccettabili da parte delle autorità francesi al confine di Ventimiglia. Violati i diritti della libertà di spostamento»

13 novembre 2022 | 16:06
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Frontalieri, Il presidente Toti e assessore Scajola: «Controlli inaccettabili da parte delle autorità francesi al confine di Ventimiglia. Violati i diritti della libertà di spostamento»

«Si deve tornare immediatamente alla normalità, garantendo, come da norme europee, il libero passaggio dei cittadini e tutelando così chi ogni giorno si deve spostare per motivi di lavoro»

Genova. «Quanto sta accadendo al confine italo-francese è intollerabile: le lunghe code volute dai francesi con eccessivi controlli di polizia stanno creando problemi ai lavoratori italiani che ogni giorno si recano in Francia per motivi di lavoro. Si tratta di una forzatura, da parte delle autorità di polizia francesi, che rischia fortemente di pregiudicare ai nostri concittadini la possibilità di raggiungere il posto di lavoro che tutte le ripercussioni che questo può causare». Lo dicono il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti e l’assessore regionale Marco Scajola delegato ai rapporti con i lavoratori frontalieri.
«Si tratta di una violazione sostanziale del trattato di Schengen che regola la libera circolazione all’interno dell’Europa – dicono Toti e Scajola- e un grave danno per i frontalieri liguri. Si deve tornare immediatamente alla normalità, garantendo, come da norme europee, il libero passaggio dei cittadini e tutelando così chi ogni giorno si deve spostare per motivi di lavoro e non può rischiare, a causa di un comportamento arrogante delle autorità di polizia francesi, di non raggiungere il posto di lavoro».

«Oggi lunghe code alla frontiera tra l’Italia e la Francia a Ventimiglia- aggiunge Toti- Parigi ha aumentato gli agenti sul confine e controlla tutti i veicoli in transito. Una violazione sostanziale del Trattato di Schengen che regola la libera circolazione all’interno dell’Europa, ma soprattutto un danno per i frontalieri liguri che ogni giorno fanno avanti e indietro per lavorare, un danno per il turismo e gli affari su entrambi i lati del confine. Io sono convinto che l’Italia abbia ragione, ma sono ancor più convinto che l’Europa non possa permettersi scene come questa in un momento così complesso, con la guerra alle porte e una crisi economica incombente. Tutti bravi nei talk show a dire che l’UE dovrebbe contare di più nel mondo, che dovrebbe essere un soggetto politico forte per far fronte alle grandi potenze. Ma poi, quella stessa Europa va in crisi per 200 migranti! Serve davvero un cambio di passo. Speriamo che la settimana che si apre possa portare a una soluzione di questa crisi e che anzi sia l’innesco per fare un passo in più nella direzione giusta. Lo spero, con poca fiducia, perché troppi predicano solidarietà ma praticano più che altro l’egoismo e la propaganda»