Ceriana contro il cibo sintetico, il consiglio vota per aderire alla campagna di Coldiretti

18 novembre 2022 | 16:47
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Ceriana contro il cibo sintetico, il consiglio vota per aderire alla campagna di Coldiretti

«E’ meglio una mela con il vermetto, ma naturale, che quelle sempre uguali, che non scadono mai, non sanno di niente e sembrano fatte di cera» spiega il sindaco Maurizio Caviglia

Ceriana. Il Comune della Valle Armea si schiera a fianco di Coldiretti contro il cibo sintetico. Il prossimo consiglio comunale cerianasco, previsto per martedì prossimo 21 novembre alle 16.30, sarà chiamato a votare per sostenere ed aderire alle iniziative dell’associazione di categoria.

L’obiettivo della campagna e quello di promuovere una legge che vieti la produzione, l’uso e la commercializzazione del cibo sintetico in Italia, dalla carne prodotta in laboratorio al latte “senza mucche” fino al pesce senza mari, laghi e fiumi. Prodotti che potrebbero, nei timori di Coldiretti, presto inondare il mercato europeo sulla spinta delle multinazionali e dei colossi dell’hi tech. Sempre secondo l’associazione, già ad inizio del prossimo anno potrebbero essere, infatti, introdotte a livello Ue le prime richieste di autorizzazione all’immissione in commercio che coinvolgono Efsa e Commissione Ue, mentre entro il primo semestre 2023 negli Usa potrebbero entrare in commercio i primi prodotti sintetici.

riviera24 - coldiretti contro il cibo sintetico

«E’ meglio una mela con il vermetto, ma naturale, che quelle sempre uguali, che non scadono mai, non sanno di niente e sembrano fatte di cera» spiega il sindaco Maurizio Caviglia, conscio perfettamente di come, nel territorio comunale di sua competenza e nella maggioranza di quelli dell’entroterra ligure, si viva soprattutto di agricoltura. Quella di aderire alla proposta di Coldiretti è stata una decisione che, il primo cittadino di Ceriana, ha preso subito perchè «La salute viene prima di tutto. Per salvaguardare il territorio e i suoi abitanti, perché oramai, purtroppo si mettono i soldi davanti a tutto. Bisogna fermare questa tendenza, mangiare naturale, magari con qualche rinuncia, come ad esempio molta frutta e verdura fuori stagione».

«Le bugie sul cibo in provetta confermano che c’è una precisa strategia delle multinazionali che con abili operazioni di marketing puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione – afferma il presidente della Coldiretti Ettore Prandini nel sottolineare che  – siamo pronti a dare battaglia poiché quello del cibo Frankenstein è un futuro da cui non ci faremo mangiare».