Basket, il Roca team battuto dal Valencia

Monaco. «Se c’è una costante nel basket è che con basse percentuali al tiro non si vince, e stasera la sconfitta di Valencia ne è la conferma.  Se ci aggiungiamo un eloquente 40-28 a rimbalzo, dove gli spagnoli hanno dominato, abbiamo un quadro preciso di una partita che il Monaco ha finito per perdere nonostante il Valencia abbia fatto di tutto per fargli vincere, iniziando da 22 palle perse, di cui 8 nel solo primo quarto, e esibendo un basket tutto sommato assai resistibile».

Venti  pari a fine primo quarto, 41a 40 per gli spagnoli all’intervallo lungo, e fino a quel momento il Roca Team aveva dato la sensazione di poter controllare e gestire la partita, con i padroni di casa che si reggevano solo sulla prestazione monstre di Chris Jones, ex Asvel e che alla fine ne scriverà 27 mettendo un ipoteca pesante sulla vittoria.

Ma è il dato sulla percentuale da tre che racconta fino in fondo la storia di questa serata, ed è eloquente : Valencia 48%, Monaco 27%, e da questo numero non si sfugge, la chiave della sconfitta è per metà nella serata di scarsa vena dei tiratori monegaschi. L’altra metà dei motivi della sconfitta vanno ricercati nel terzo quarto, alla fine del quale il parziale era 64 a 54 per gli spagnoli, quando i monegaschi hanno ceduto quasi di schianto alle folate del Valencia e hanno forse replicato la prestazione senza energia di domenica in campionato, quando il Dijon è passato alla Salle Gaston Médecin con pieno merito.

Questa sera solo Loyd, 24 punti, e Alpha Diallo, 14 punti ci sono sembrati pienamente in partita, mentre Mike James ha avuto una serata negativa al tiro, con un 1/11 totale che ha contribuito ad affossare le speranze monegasche. «Se ci aggiungiamo che Motiejunas non ha preso nemmeno un rimbalzo, e che Okobo è andato a corrente alternata, si comprende che il risultato finale di 89 a 84 a favore del Valencia nasce da un momento di bassa intensità e probabilmente anche di bassa energia fisica, cosa che in un torneo lungo e complesso come Eurolega è fisiologico e che non deve assolutamente preoccupare.  Piuttosto vanno esaminate alcune tendenze che ormai sono consolidate da questo inizio di stagione : la squadra non è più James dipendente, ci sono altri terminali offensivi in grado di assumersi responsabilità e di prendersi tiri pesanti.  La crescita di Alpha Diallo è costante, mentre quella di Donta Hall va a strappi, e questa è un dato su cui riflettere perché questo lungo dalle doti particolari dovrebbe fare la differenza specie per una squadra che gioca in velocità. Elie Okobo è finalmente tornato sulle mappe del basket europeo, sta fornendo prove convincenti, il periodo finale dello scorso campionato è ormai alle spalle.  La squadra : perdere in volata partite come questa, in questo periodo della stagione, non sposta di un millimetro la sensazione che il Roca Team andrà fino in fondo, non sempre gli avversari segnano quasi il 50% da tre, non sempre è accesa la spia della riserva, ci sono gli uomini e le risorse tecniche per superare questi piccoli intoppi sul percorso».

Marco Ghisalberti Streambasket.com
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