Al via la nuova edizione di “Fughe di teatro… e di umorismo a Bordighera”

14 novembre 2022 | 14:50
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Al via la nuova edizione di “Fughe di teatro… e di umorismo a Bordighera”

Previsti quattro appuntamenti presso il Teatro del Palazzo del Parco di Bordighera

Bordighera. Nasce nel 2018 “Fughe di teatro… e di umorismo a Bordighera” ed è un successo immediato da tutto esaurito, un riscontro mediatico a livello nazionale ed un pubblico fedele ed entusiasta anche nei momenti più duri di questo contesto storico. Un risultato che ha raggiunto quindi perfettamente lo scopo di ricordare ed esaltare la precedente tradizione di capitale internazionale dell’umorismo che si è protratta per oltre mezzo secolo.

Una programmazione teatrale dedicata alla comicità nelle sue molteplici declinazioni, dall’ironia al grottesco, dalla satira allo humour nero, di un genere antico quanto la storia del teatro, la commedia, ha fatto la differenza sul territorio consentendo di inserire la rassegna bordigotta nel circuito dei teatri nazionali. Un linguaggio universale, quello del teatro comico, senza confini, contagioso e irresistibile, che “gioca” con il contemporaneo e invita lo spettatore a riflettere, divertendosi.

La collaudata formula della rassegna, curata da Angelo Giacobbe, anima della società cooperativa Cmc/Nidodiragno di Sanremo – e dalla giornalista culturale Claudia Claudiano, prevede per la Stagione 2022-2023 quattro appuntamenti presso il Teatro del Palazzo del Parco di Bordighera.

Quattro spettacoli selezionati fra le migliori produzioni teatrali italiane, che uniscono la popolarità dei loro protagonisti all’eccellenza dei contenuti e delle modalità sceniche, nel segno di una comicità intelligente e mai scontata.

Sabato 10 dicembre, ad aprire il metaforico sipario sono i pirotecnici Oblivion, che in Oblivion Rhapsody propongono una vera e propria summa del loro divertentissimo teatro musicale. Uno show virtuosistico e sorprendente che gioca con la musica, dissacrandola, a colpi di risate. Diretti dal raffinato Giorgio Gallione, i magnifici 5 del mashup accompagnano il pubblico in un polifonico viaggio attraverso la storia della musica, contaminato e visionario.

Domenica 15 gennaio una eccezionale Sabina Guzzanti, affiancata da Giorgio Tirabassi sarà protagonista del suo provocatorio “Le verdi colline dell’Africa”. Scritto e diretto dalla stessa Guzzanti, lo spettacolo rappresenta il suo personale tributo allo scrittore austriaco Peter Handke, in particolare al dissacrante testo Insulti al pubblico. Un’irriverente sperimentazione teatrale che gioca con lo spettatore, prendendo in giro le sue abitudini e il suo torpore non soltanto intellettuale.

Coppia aperta quasi spalancata, intramontabile pièce di Dario Fo e Franca Rame, è una tragicomica commedia all’italiana sull’evoluzione del matrimonio borghese negli anni Settanta con la sua insofferenza alla monogamia. In scena – martedì 31 gennaio – Chiara Francini, fra le più apprezzate attrici italiane, e Alessandro Federico, versatile attore capace di offrire una prova di grande teatro.

Domenica 19 febbraio 2023 chiudono l’edizione di “Fughe di teatro… e di umorismo a Bordighera”, due attori di grande popolarità come Roberto Ciufoli e Nino Formicola, protagonisti della commedia, inedita in Italia, Il sequestro, del drammaturgo e sceneggiatore spagnolo Fran Nortes. Una macchina teatrale perfettamente congegnata, fatta di divertenti equivoci ed esilaranti fraintendimenti, il cui meccanismo comico costringe il pubblico a riflettere, fra una risata e l’altra, sui temi del lavoro e del potere.

Per informazioni su biglietti e prenotazioni chiamare al 0184.544633 dal lunedì al venerdì, dalle 9 alle  13 e dalle 15 alle 18, eccetto festivi.

Botteghino

Presso Ufficio Iat di Bordighera, ogni giovedì dalle 15.30 alle 17.30 (a partire da giovedì 17 novembre 2022 fino a giovedì 16 febbraio 2023).

Il costo del biglietto ammonta a 20 euro.

Programma:

Sabato 10 dicembre, alle 21, in scena Oblivion Rhapsody, di e con gli Oblivion: Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda, Fabio Vagnarelli.

In piena crisi di mezza età, i cinque rigorosi cialtroni sfidano sè stessi con una soprendente versione acustica della loro opera omnia. Uno spettacolo che toglie tutti i paracudute per arrivare all’essenza dell’idiozia. “Sta volta facciamo tutto solo con una chitarra e un cajon. E tre cembali. E due shaker. Prendi un campanaccio già che ci sei. Io da piccola suonavo il flauto traverso. Io durante il lockdown ho studiato ukulele. Ti ricordi quel sax di plastica che abbiamo comprato a Venice Beach?” E’ un attimo: la cosa sfugge di mano e si finisce per mettere su un’orchestra low cost.

Gigantesco bigino delle loro performance più amate e imitate, Oblivion Rhapsody ripercorre anni di raffinate e folli sperimentazioni, senza soluzione di continuità.

Il regista dello spettacolo, Giorgio Gallione scrive di loro: «Gioco, paradosso, ironia, sorriso: questo è il Comico che vedo negli Oblivion. Il tutto sorretto e condito da un talento continuamente messo in discussione e da una professionalità feroce. Riguardandoli ripenso ai valori che Calvino suggerisce come fondamentali nelle sue lezioni americane: leggerezza, rapidità, esattezza, molteplicità, visibilità e tanto divertimento. Perchè senza gioia le parole e le musiche, hanno i piedi di piombo».

Domenica 15 gennaio, alle 21, Sabina Guzzanti e Giorgio Tirabassi in “Le verdi colline d’Africa“, scritto e diretto da Sabina Guzzanti.

Le verdi colline dell’Africa è il personalissimo tributo di Sabina Guzzanti, autrice e interprete fra le più originali ed eversive della scena non soltanto teatrale italiana, al testo Insulti al pubblico, dello scrittore e drammaturgo austriaco Peter Handke. Un testo provocatorio e dissacrante, che non racconta deliberatamente nulla. Perché non c’è una storia, non c’è una scenografia, non ci sono nemmeno i personaggi.

Che cosa rimane, allora? Rimane il pubblico, letteralmente soggiogato dall’energia vitale di un’autrice libera e creativa, che prenderà di mira le abitudini e il torpore intellettuale degli spettatori, ponendoli al centro di un gioco irriverente: un confronto, serio e divertentissimo al contempo, sul teatro e la sua essenza. Questo era nelle intenzioni di Handke. Questo regalerà Sabina Guzzanti al pubblico.

A impreziosire lo spettacolo, la presenza di Giorgio Tirabassi, fra gli attori di cinema e fiction più noti e amati dal grande pubblico.

Martedì 31 gennaio, alle 21,  Chiara Francini e Alessandro Federico in “Coppia aperta quasi spalancata“, di Dario Fo e Franca Rame.

Coppia aperta quasi spalancata” è certamente fra gli spettacoli più popolari negli anni Ottanta, in Italia ma non soltanto. In Germania ha riscosso un successo tale da essere rappresentato contemporaneamente in ben trenta teatri. A “Fughe di teatro… e di umorismo a Bordighera” quindi, un omaggio all’arte di Dario Fo e Franca Rame, nel segno della grande commedia all’italiana.

In scena la tragicomica storia di una coppia di coniugi, figli del Sessantotto e del mutamento della coscienza civile. L’evoluzione del matrimonio borghese, alla luce delle riforme legislative degli anni Settanta, e la conseguente trasformazione dei nuclei familiari fanno da sfondo a una storia che mette al centro la psicologia maschile e l’insofferenza al concetto di monogamia.

Chiara Francini, fra le più apprezzate attrici italiane (a teatro, sul grande schermo e nella fiction televisiva), qui affiancata da Alessandro Federico, trova in questa intramontabile pièce una dimensione straordinariamente ironica.

Domenica 19 febbraio, alle 18, Roberto Ciufoli e Nino Formicola in “Il sequestro” di Fran Nortes con Roberto Ciufoli, Nino Formicola, Sarah Biacchi, Daniele Marmi, Alessandra Frabetti.

Il mercato rionale non può chiudere: per sventare la speculazione edilizia che metterebbe sulla strada decine di famiglie, compresa la sua, il buon Paolo pensa bene di sequestrare il giovane Angelo, figlio del ministro che si accinge a firmare il decreto. Ma non ha fatto i conti con l’intraprendenza della vulcanica sorella Monica. E ancor meno con l’ingenua sventatezza del cognato Mauro, che garantisce un’inarrestabile serie di esilaranti equivoci e fraintendimenti. E se la ministra è sicuramente una cinica farabutta, c’è chi è anche peggio di lei…

Capitanati da Roberto Ciufoli e Nino Formicola, un irresistibile quintetto di attori mette in scena la pièce spagnola “Il sequestro”, perfetta macchina teatrale. Una commedia, inedita in Italia, il cui coinvolgente meccanismo comico, ironico e mai volgare, costringe il pubblico a riflettere, fra una risata e l’altra, sui temi sempre dolorosamente attuali del potere, della burocrazia, della corruzione e del lavoro.