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Africa eco race, Maurizio Gerini e Francesca Gasperi: «La passione per le gare ci unisce ancora di più»

5 novembre 2022 | 07:20
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I due piloti di ritorno dall’African race, raccontano la loro esperienza

Chiusanico. Complici nella vita- sono fidanzati da alcuni anni- e anche nello sport. Francesca Gasperi e Maurizio Gerini son appena tornati dall’Africa eco race con un ottimo risultato, primo lui e seconda lei nonché unica donna a partecipare alla gara nella categoria moto. Sei mila chilometri tra sabbia, rocce, pietre e temperature fino a 50 gradi in sella ad una moto,

«È andata benissimo- racconta Gerini- primo e seconda degli italiani e non poteva andare meglio. Una gara incredibile, per noi sentita ancora di più del solito perché la partenza era da Montecarlo e ci sembrava di partire da casa. Abbiamo attraversato una bella fetta di Africa, tra Marocco, Mauritania, Senegal con l’arrivo a Dakar ed è stata sia per me che per Franci un’avventura». « È stato anche un bellissimo viaggio- aggiunge Francesca- attraversando questi tre Stati abbiamo visto delle differenze incredibili ed è stato bello anche cambiare paesaggio durante la gara».

Unica donna nella categoria moto per Francesca «non c’è stata molta differenza perché sono sempre stata abituata ad andare in moto con gli uomini, non è che ci sia una differenza di percezione di quello che è la gara. Sicuramente ho avuto la fortuna di avere un occhio in più per gli spettatori appunto perché ero l’unica donna in gara. Per me, però, personalmente non ha fatto tutta questa differenza, ovvero non sento questa diversità così marcata. Però mi ha fatto piacere ricevere molti complimenti. È stata una gara molto dura anche fisicamente quindi sono molto contenta e fiera di averla finita».

Fidanzati da molto tempo, com’è stato vivere quest’avventura assieme?

«Sono più abituata a vederlo in gara- racconta Francesca- perché l’ho seguito per tre Dakar, magari lui un po’ meno». «Sicuramente- aggiunge Maurizio- il rapporto che abbiamo è particolare perché questa grande passione ci accomuna però Franci non è esperta del fuoristrada, lei viene dal mondo della pista e quindi l’ho un po’ traviata. All’inizio mi faceva paura questa cosa e me ne fa ancora tutt’ora perché sono gare molto pericolose. Durante il difficile percorso e quando andavo in contro a dei rischi il primo pensiero era lei, chiedendomi ” e qui Francesca come farà, chissà come andrà. Però si soffre per lo stesso obiettivo e si gioisce anche egualmente per la stessa cosa ed è un bel rafforzo per noi».

E dopo quest’avventura quali saranno i prossimi progetti? «Prossimi appuntamenti assieme- spiega Gerini- adesso non saprei. Queste gare sono molto provanti e c’è bisogno di un attimo di stop perché lo stress è tanto,  poi dopo i primi giorni passa tutta la fatica e torna la voglia di viaggiare, di rimettersi in discussione e di ripartire. Per quanto riguarda me- conclude Gerini- il primo appuntamento alle porte sarà la Dakar in Arabia Saudita dove farò il navigatore come giù ho fatto l’anno scorso in macchina e poi da marzo il campionato nazionale».