Il caso

Ventimiglia, la Polizia di Frontiera arresta due stranieri in 24 ore: riammessi in Francia

Entrambi colpiti da provvedimento di espulsione. Uno di loro aveva paradossalmente anche l'obbligo di dimora

Riviera24- polizia frontiera

Ventimiglia. Un algerino di 29 anni ha patteggiato stamani in tribunale a Imperia una condanna a 5 mesi e 10 giorni (pena sospesa) per immigrazione clandestina. L’uomo era stato arrestato ieri dagli agenti della Polizia di Frontiera di Ventimiglia, che lo avevano fermato per un controllo mentre si trovava su un treno francese appena giunto in Italia. Dagli accertamenti compiuti dai poliziotti, era emerso che l’algerino, privo di documenti, non avrebbe dovuto essere in Italia in quanto colpito, nell’ottobre del 2020, da provvedimento di respingimento ed espulsione emesso dal questore di Cagliari.

L’arresto, avvenuto in flagranza di reato è stato convalidato dal giudice Marta Maria Bossi. Il giovane ha cercato di giustificarsi, dichiarando che non sapeva di non poter tornare in Italia e di essere andato in Francia a trovare una zia. L’algerino, infatti, anche se già colpito dal provvedimento di espulsione, risulta abitante a Vittoria, in provincia di Ragusa, dove ha una compagna e un bimbo di tre mesi. Nel comune siciliano, il 29enne era stato fermato per spaccio di hashish e il giudice, probabilmente ignaro di quanto disposto dal questore di Cagliari, ha applicato nei suoi confronti la misura cautelare dell’obbligo di dimora. Un “paradosso” che metteva di fatto lo straniero nell’impossibilità di adempiere ad entrambe le prescrizioni.

Per la Polizia di Frontiera di Ventimiglia si tratta del secondo arresto nell’arco di 24 ore di stranieri illegalmente presenti in Italia. Il 26 ottobre, infatti, gli agenti avevano fermato un tunisino di 24 anni che dalla Francia stava rientrando a Ventimiglia. Anche in questo caso, i poliziotti hanno approfondito i controlli, scoprendo che il tunisino era stato espulso dall’Italia dal prefetto di Ferrara. Anche in questo caso, l’arresto è stato convalidato.

Sia l’algerino che il tunisino sono stati riaccompagnati in Francia dagli agenti.

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