Simonetta Gola, moglie del fondatore di Emergency Gino Strada, a Ventimiglia: «Situazione migranti preoccupante»
Nel pomeriggio ha presenziato all’inaugurazione di un orto didattico sinergico nei Giardini Spes in memoria di Strada e a Sant’Agostino ha ritirato il premio “Testimone di pace” per conto del marito
Ventimiglia. Ha affiancato Gino Strada nel periodo più difficile della sua vita fino al giorno della sua morte e ora ne ha ereditato il messaggio di pace e responsabilità, portandolo in giro per il mondo. Simonetta Gola, moglie del medico e fondatore di Emergency, scomparso il 13 agosto 2021, quest’oggi è stata ospite della Scuola di Pace e della Spes a Ventimiglia per una giornata all’insegna del ricordo di Strada, instancabile promotore di interventi a favore dei più fragili in zone di guerra e di pandemia.
Durante la giornata, Simonetta, responsabile della comunicazione di Emergency, ha incontrato gli studenti dell’istituto Fermi Polo Montale, mentre nel primo pomeriggio ha preso parte all’inaugurazione di un orto didattico sinergico in memoria di Strada ai Giardini Spes.
Per la prima volta a Ventimiglia, la vedova di Strada ha commentato le condizioni in cui vivono i migranti in città: «Io e Gino abbiamo parlato della situazione di Ventimiglia così come di Trieste, situazioni di frontiera, dove i migranti cercano di passare il confine per andare verso il nord Europa per ricongiungersi con le famiglie – ha dichiarato la vedova di Strada – . È sicuramente una situazione preoccupante perché non vengono garantiti i diritti di base, non c’è neanche la prima accoglienza e assistenza a persone che hanno sulle spalle viaggi lunghi e anche problemi di maltrattamenti, abusi, privazioni e arrivano senza neanche avere un posto che li accolga».
Successivamente Simonetta Gola ha incontrato la cittadinanza nel salone del Chiostro di Sant’Agostino dove ha ritirato il premio “Testimone di pace” per conto del marito e un contributo di 5 mila euro per l’ospedale di Kabul, struttura voluta da Emergency per aiutare e curare la popolazione distrutta da 30 anni di guerre, donato da Scuola di Pace e Spes: «È un gesto generosissimo, intorno alla Spes e alla Scuola di Pace ci sono molte iniziative gestite direttamente ed è per me una cosa estremamente importante che abbiano deciso di aiutare anche qualcuno che è più distante e ha delle difficoltà molto grosse – prosegue Simonetta – . È un premio importante, ancora prima che economico, perché riconosce il lavoro che Emergency fa lì, ma anche l’idea della solidarietà».
Nel corso dell’appuntamento sono stati letti alcuni brani tratti dall’ultimo libro di Gino Strada “Una persona alla volta”, curato dalla moglie che ha raccontato che tipo di persona fosse: «Penso che Gino avesse delle doti speciali, aveva un talento per la medicina, una determinazione fuori dal comune, vedeva lontano, sapeva vedere anche cose che non esistevano. Era una persona estremamente normale, ironica e divertente, lavorava molto. Ciò che ha fatto non l’ha fatto da solo e per gli altri è stato una guida».