Sanremo

Segreto sulla convenzione Festival, la causa con l’Afi al Consiglio di Stato

Comune e Rai non vogliono rendere pubblici i documenti che regolano i rapporti tra gli enti. Il caso sollevato da Striscia la Notizia

Biancheri festival

Sanremo. E’ finita sul banco del Consiglio di Stato la causa intentata dall’Associazione Fonografici Italiani contro Comune di Sanremo e Rai per il negato accesso agli atti relativi alla convenzione che regola i rapporti tra Palazzo Bellevue e Viale Mazzini in materia di Festival della Canzone italiana.

Il supremo organo della giustizia amministrativa, interessato della questione circa un mese fa, ha già emesso provvedimento di sospensiva, congelando la sentenza del Tar Liguria che in primo grado aveva condannato gli enti pubblici alla consegna dei documenti richiesti e al pagamento delle spese processuali. Una decisione nel merito sarà presa prossimamente.

Il caso era stato sollevato qualche giorno fa da Striscia la Notizia, con l’inviato Pinuccio che aveva lanciato, a nome della trasmissione targata Mediaset, una vera e propria campagna stampa per la liberalizzazione del Festival, chiedendo che la più popolare manifestazione nazionale venga assegnata dal Comune attraverso una regolare gara d’appalto europea, alla quale possano partecipare tutte le emittenti.

Stando a quanto si apprende da fonti di palazzo civico, l’amministrazione Biancheri ha deciso di presentare appello al Consiglio di Stato su consiglio dei propri legali e a seguito di confronto avuto con i vertici Rai. Per quanto i documenti in questione – di cui Afi vorrebbe prendere visione -, regolino i rapporti tra due enti pubblici tenuti alla trasparenza, per Palazzo Bellevue e televisione di Stato la convenzione deve rimanere riservata perché “contiene contenuti commerciali e rapporti di natura diversa, anche non economica, che se venissero rivelati potrebbero potenzialmente generare un danno alle parti che l’hanno sottoscritta, fissando nero su bianco che le stesse si impegnano alla segretezza”.

Il Tar Liguria, dando ragione all’Afi, aveva avuto modo di osservare come: “L’azione degli enti locali non può ritenersi sottratta alle regole pubblicistiche in tema di trasparenza, ivi compresa la disciplina relativa all’accesso agli atti di natura privatistica, laddove non ricorra un’ipotesi di esclusione espressamente prevista da fonti legislative o regolamentari”. L’ultima convenzione firmata dal sindaco Alberto Biancheri risale all’anno scorso. Scadrà al termine della kermesse in programma dal 7 all’11 febbraio 2023, quando si dovranno riaprire le trattative che hanno portato in ultimo a 5 milioni di euro il corrispettivo pagato dalla Rai all’ente locale per lo sfruttamento del marchio Festival di Sanremo.

leggi anche
sanremo giovani amadeus biancheri battistotti
Palazzo bellevue
Convenzione Festival, il centrodestra chiede proroga tecnica: «Con la Rai vogliamo trattare noi»
sanremo giovani amadeus biancheri battistotti
Il caso
Festival dei segreti, l’Afi ottiene la documentazione su Sanremo Giovani
commenta