Scuolabus fermi a Sanremo, la ditta accusa il Comune: «Comunicati dati sbagliati»

8 ottobre 2022 | 07:15
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Scuolabus fermi a Sanremo, la ditta accusa il Comune: «Comunicati dati sbagliati»

La Turismo Fratarcangeli Cocco Sas di Frosinone respinge gli addebiti per la mancata partenza del servizio che interessa circa 240 alunni

Sanremo. «In merito alle notizie di stampa apparse e alle dichiarazioni rese dagli amministratori comunali della città di Sanremo, circa il servizio di trasporto scolastico, intendiamo precisare che la responsabilità di quanto sta accadendo non può esserci addebitata. Anzi, siamo pronti ad agire per la tutela della nostra immagine ed integrità aziendale». A parlare sono i responsabili della Turismo Fratarcangeli CoccoSas, la ditta finita al centro di polemiche per la mancata partenza del servizio scuolabus nella Città dei fiori.

«Nella scorsa estate la ditta si è aggiudicata alcuni lotti della gara bandita dalla Regione Liguria per fornire ai Comuni aderenti un servizio standard di trasporto scolastico. Per il Comune di Sanremo la gara prevedeva una percorrenza presunta di 150 mila chilometri ad un corrispettivo di 3,34 euro al km, pari ad un corrispettivo di circa 500 mila euro annui ed un costo della sola manodopera (autisti ed accompagnatori), impiegati sui 15 automezzi previsti, di circa 250/300 mila euro. Appena avuta notizia dell’aggiudicazione – continuano dalla società con sede nella provincia di Frosinone -, in data 12 agosto, la ditta ha scritto a tutti i gli enti interessati, compreso il Comune di Sanremo, per iniziare a programmare il servizio. Tutti i comuni interessati hanno risposto tempestivamente. All’avvio dell’anno scolastico la ditta ha iniziato regolarmente il servizio presso i comuni di Recco e Ventimiglia».

«Il Comune di Sanremo ha risposto solo il 13 settembre scorso preannunciando che nessuno dei precedenti autisti aveva dichiarato la disponibilità ad essere assunto dalla ditta vincitrice, preannunciando solo per i giorni a seguire l’invio del Piano dei Trasporti annuale che, invece, secondo gara doveva essere inviato almeno 15 giorni prima dell’inizio del servizio. Per tale ragione, la Turismo Fratarcangeli Cocco Sas ha proposto, nella finalità di un migliore svolgimento del servizio, considerati i tempi strettissimi e non dipendenti dalla stessa, di posticiparne l’avvio. Di fronte al rifiuto del Comune, ha comunque rappresentato, sempre in ottica conciliativa, la disponibilità a partire entro il 4 ottobre, sotto l’espressa condizione della verifica del Piano dei Trasporti».

«Quest’ultimo atto è stato inviato solo il 19 settembre e, come riscontrato dai delegati della ditta con i referenti comunali, prevede una percorrenza di soli 41 mila chilometri circa, quindi inferiore di circa tre quarti rispetto ai programmati 150 mila chilometri posti a gara. Effettuando il servizio rispettando la percorrenza di 41 mila chilometri, la Turismo Fratarcangeli Cocco avrebbe ricevuto un corrispettivo ipotizzabile di massimo € 130/140 mila euro annui: neppure idoneo a coprire la metà del costo del personale».

«Ovviamente, non potendo eseguire un servizio in perdita ed essendovi un palese errore nei dati comunicati dal Comune di Sanremo alla Regione Liguria per l’espletamento della gara, la nostra ditta ha comunicato la sua indisponibilità. Peraltro, secondo quanto già accertato, il Piano di Trasporti relativo allo scorso anno scolastico prevedeva una percorrenza pressoché equivalente a quella relativa all’anno in corso, ma il servizio a parità di automezzi e personale, è stato remunerato dal municipio, alla precedente ditta esecutrice del servizio (Riviera Trasporti),  circa 500 mila euro,  mentre ora si pretenderebbe di pagarlo un quarto di quel prezzo».

«E’ chiaro che – concludono dall’azienda laziale -, di fronte a tali fatti oggettivi, già portati a conoscenza della Regione Liguria, la TFC Sas non può che respingere ogni infondata contestazione proveniente dal Comune e riservare, in caso di soluzioni della vicenda non conformi alle previsioni di gara, di agire a tutela della propria immagine ed integrità aziendale, tenuto conto degli ingenti investimenti effettuati sulla propria flotta per l’espletamento del servizio, oggi, di fatto, negatole».