Sanremo, progetto led fermo al palo. Il Comune fa i conti con i rincari

3 ottobre 2022 | 19:17
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Sanremo, progetto led fermo al palo. Il Comune fa i conti con i rincari

Manca il decreto di assegnazione dei finanziamenti da parte di Regione Liguria. Amministrazione Biancheri al lavoro per anticipare i fondi

Sanremo. Se il progetto di riconversione a led dei vecchi lampioni del centro città fosse decollato quando è stato annunciato la prima volta dal sindaco Alberto Biancheri, nel dicembre scorso, oggi Palazzo Bellevue potrebbe contare su un risparmio in bolletta di 1,2 milioni di euro. Comune e cittadini dovranno invece fare i conti con una stangata da 2,2 milioni, a cui se ne sommano altri 2,3 per il solo Casinò.

Era l’inizio di dicembre del 2021. Il primo cittadino portava in consiglio comunale il piano per l’efficientamento energetico, sviluppato con la società partecipata Amaie Spa, per la sostituzione di oltre 10 mila punti luce. Un piano del valore di 2,6 milioni di euro di investimenti, finanziati per 800 mila euro dalle casse municipali (attraverso un mutuo) e la restante parte con i fondi europei del Por Fers. Passati esattamente 10 mesi da allora, è ancora tutto fermo. Da Amaie Spa spiegano che i fondi ci sono ma si attende la loro assegnazione definitiva da parte di Regione Liguria. Si spera che il decreto arrivi da Genova entro la fine dell’anno. Chissà.

Sta di fatto che se le vecchie luci a incandescenza fossero state sostituite in tempi celeri, l’impatto dei rincari sulla bolletta dell’elettricità del municipio matuziano sarebbe molto più contenuto. Anzi quasi azzerato. Ante crisi energetica, il Comune di Sanremo spendeva all’anno circa 1 milione di euro per l’illuminazione pubblica. A causa dei rincari, il costo preventivato è salito a 2,2 milioni. Il progetto di Amaie Spa stimava in 600 mila euro all’anno (era il 2020), il risparmio generato dall’efficientamento energetico: 430 mila euro sul prezzo della materia prima e 170 mila sulle manutenzioni. Attualizzati alle tariffe odierne, quei 600 mila euro varrebbero il doppio, circa 1,2 milioni, calcolano i tecnici del settore. Sommati ai 700 mila euro di ristori riconosciuti dal governo all’ente locale, il disavanzo finale si sarebbe attestato intorno ai 300 mila euro. Risultato: la burocrazia viene a costare alla collettività 1,7 milioni.

Proprio per dare una sferzata al progetto led, quanto mai necessario e attuale, nei giorni scorsi l’amministrazione civica, su impulso del sindaco Biancheri, ha dato mandato ai propri Uffici di intervenire immediatamente su tre fronti. Fare il possibile per anticipare con fondi propri l’avvio della sostituzione dei punti luce. Abbassare di un grado i termostati negli edifici pubblici. Settare i temporizzatori (laddove presenti) in maniera da ridurre il tempo di accensione degli impianti.

Secondo il progetto preliminare di Amaie Spa, la sostituzione delle lampadine obsolete suddivisa in 5 lotti richiederebbe 12 mesi dall’appalto dei lavori. Si partirebbe con i lampioni stradali più vetusti ai vapori di sodio e ioduri metallici. Quindi l’intervento più importante riguarderebbe l’illuminazione della galleria Francia, la più energivora, dovendo rimanere, per forza di cose, sempre accesa, giorno e notte. Stesso discorso sulla galleria che collega a piazza Nota. Nel corso dell’intervento le nuove luci verrebbero dotate di sistemi automatici di regolazione dell’intensità luminosa e di telecontrollo, così da poter modulare la richiesta a fronte delle condizioni del momento. Gli ultimi due lotti sono relativi a strada carrozzabile Verezzo, strada Peiranze e San Romolo.