San Martino, la bocciofila riapre con l’incognita delocalizzazione
Nuovo vertice tra amministrazione comunale e Portosole per discutere del collegamento tra via Gavagnin e via Vesco
Sanremo. Riaprirà questo sabato, sulle note di un concerto benefico per l’Ucraina, la storica bocciofila del quartiere San Martino. Ad organizzare l’evento è il circolo Acli di via Vesco che per l’occasione inaugurerà una panchina della pace con due ospiti d’eccezione: i musicisti ucraini Volodymyr Bara (violinista) e la soprano Nadila Kava. L’appuntamento è alle 15. Invito rivolto a tutti i volontari e alle associazioni cittadine che si sono impegnate nel portare aiuti umanitari.
Mentre fervono i preparativi (vedi foto), la stessa bocciofila si appresta a riaprire alle attività sociali, dopo due anni di stop dovuti al lockdown, con l’incognita dei lavori previsti di collegamento tra strada Gavagnin e via Vesco. Il progetto rientra nelle opere di urbanizzazione inserite nel programma di riqualificazione straordinaria dell’albergo incompiuto di Portosole. E’ uno dei punti principali del piano che la società proprietaria dello scalo marittimo sta discutendo da mesi con il Comune.
Stando agli atti, ad oggi la strada di collegamento tra le due vie verrebbe realizzata a raso, attraverso il sedime della bocciofila: fatto che ne comporterebbe la dismissione e conseguente delocalizzazione dall’area del lungomare. Il transito delle vetture su via Vesco, superata la ciclabile, sarebbe regolato da semaforo o dallo stop. L’ultimo confronto tra parte pubblica e privata si è tenuto la scorsa settimana. A quanto si apprende, l’amministrazione Biancheri ha chiesto ai tecnici di Portosole di farsi carico di uno studio di fattibilità per valutare la possibilità di realizzare un sottopasso che preveda il contestuale innalzamento delle quote della pista ciclabile, in maniera tale da poter salvaguardare il piccolo impianto sportivo e centro sociale.
Uno studio di non semplice soluzione visto che in quel punto, sotto il tracciato del parco costiero, passano le tubazioni dell’acquedotto e della fognatura. Quella del sottopasso non è un’idea particolarmente innovativa. Le prime ipotesi in tal senso furono partorite al tempo dell’amministrazione Bottini. Da Palazzo Bellevue è arrivata nei giorni scorsi anche la richiesta di un altro studio viabilistico che consideri l’apertura della strada, o la sua trasformazione temporanea, a doppio senso di circolazione, quando fino ad ora si dava per assodato l’instaurazione di un senso unico ad uscire dal porto verso corso Cavallotti.
«Abbiamo pensato già a tre soluzioni di sviluppo nel caso in cui la bocciofila dovesse realmente essere cancellata dall’avvento del collegamento tra via Gavagnin e via Vesco. Tre aree alternative dove poter riorganizzare questo importante punto dell’associazionismo di quartiere. Gli abitanti della zona sono preoccupati per quello che potrebbe succedere. Ci farebbe piacere come cittadini prendere visione del progetto in discussione tra Comune e Portosole», – commenta il presidente del circolo Acli Flavio Di Malta -.
(Nella foto di copertina Flavio Di Malta e l’ex presidente della bocciofila Giovanni Modena. Sotto la locandina dell’evento di questo sabato)