Rivieracqua, commissario Checcucci nominata segretario generale dell’autorità di bacino dell’Appennino Settentrionale

13 ottobre 2022 | 07:22
Share0
Rivieracqua, commissario Checcucci nominata segretario generale dell’autorità di bacino dell’Appennino Settentrionale

Per Checcucci, fiorentina, è un ritorno a Firenze, dove è stata segretario dell’Autorità di bacino del fiume Arno per 7 anni fino al 2015

Firenze. Il commissario ad acta di Rivieracqua, Gaia Checcucci, è stata nominata nuovo Segretario generale dell’Autorità di bacino distrettuale dell’Appennino Settentrionale.

Per Checcucci, fiorentina, è un ritorno a Firenze, dove è stata segretario dell’Autorità di bacino del fiume Arno per 7 anni fino al 2015, quando ha vinto la selezione per ricoprire l’incarico di direttore generale al ministero dell’Ambiente alla direzione “salvaguardia territorio e acque” con compiti che spaziavano dalla difesa del suolo e rischio idrogeologico, al servizio idrico, tutela delle acque e bonifiche. Da lì si è occupata della programmazione 2014/2020 del ministero. In seguito è stata nominata dal governatore Toti per occuparsi della messa a regime del servizio idrico integrato in Liguria, come “commissario ad acta” dell’Ato idrico del ponente ligure.

Un’appartenenza sempre dichiarata al centrodestra – di cui è stata anche esponente in consiglio comunale a Firenze per dieci anni, vicina all’ex deputato Riccardo Migliori e al compianto Ministro Matteoli che la volle con sé al ministero dell’Ambiente già nei primi anni duemila – ma competenze tecnico specialistiche istituzionalmente riconosciute che l’hanno condotta anche in tempi di governo tecnico ad essere chiamata a servizio del territorio distrettuale.

Il nuovo e prestigioso mandato alla guida dell’Autorità dell’Appennino Settentrionale, si presenta come un’ulteriore sfida ovvero quella interpretare al meglio la governance su acqua, suolo, frane, alluvioni e siccità in un distretto idrografico che oltre all’intero territorio toscano interessa buona parte della Liguria e una piccola porzione di Umbria. Un territorio complesso e caratterizzato da forti criticità sia in termini di pericolosità da alluvione e da frana che in termini di scarsità di risorsa, come è emerso nella passata stagione estiva.