Giustizia

Riviera Trasporti dal giudice del lavoro, nuova vittoria dei dipendenti

Riconosciuti circa 9 mila euro a testa per ciascuno dei 23 ricorrenti

Sanremo. Nuova vittoria in tribunale per i lavoratori della Riviera Trasporti in causa con la società del trasporto pubblico locale, il cui consiglio di amministrazione, nel 2015, aveva stabilito di innalzare di tre ore settimanali l’orario di lavoro del personale, senza prevedere i corrispettivi aumenti salariali.

Il giudice del lavoro del tribunale di Imperia è tornato a pronunciarsi ieri, all’esito del procedimento che riguarda in totale 39 ricorrenti, suddivisi in due filoni distinti. Il tribunale ha condannato nuovamente Riviera Trasporti (la prima sentenza è dell’aprile 2022), al pagamento in media di 8-9 mila euro per ciascun lavoratore in causa, pari al corrispettivo che l’azienda partecipata da Provincia e Comune di Sanremo deve ai lavoratori per le ore in più di servizio imposte, senza retribuzione, dal 2015 fino al dicembre del 2019. Rt è stata condannata anche alla rifusione di parte delle spese legali. A difendere i lavoratori gli avvocati Manuela Delle Piane e Maria Grazia Gammarota del foro di Genova. «I nostri assistiti si sono dimostrati davvero coraggiosi, hanno creduto in sé stessi, in noi legali e nella giustizia. Siamo molto contente di questo risultato, davvero sudato. Non escludiamo una nuova causa per vedere riconosciuti  anche i corrispettivi spettanti per gli anni successivi al 2019».

Il precedente. La pronuncia si inserisce nel più ampio contenzioso pendente in Cassazione che aveva visto 39 lavoratori fare causa a Rt. A far partire le carte bollate era stata la cancellazione dei contratti integrativi voluta dal consiglio di amministrazione presieduto da Gianfranco Benzo, a cui era seguita la protesta dei sindacati e un accordo tra parte dirigenziale e lavoratori. L’accordo prevedeva il ripristino degli integrativi con un taglio sul lordo in busta di circa 30 euro al mese e il contestuale aumento dell’orario di lavoro di mezz’ora al giorno per tutti, non retribuita.

Contro quelle condizioni si erano schierati inizialmente 180 dipendenti, di cui solo 39 hanno resistito fino in fondo, non accettando transazioni e portando la vertenza all’ultimo grado di giudizio. Il tribunale del Lavoro di Genova, ribaltando la sentenza di primo grado pronunciata a Imperia, aveva già condannato nel merito Riviera Trasporti, riconoscendo le ragioni dei lavoratori che l’azienda non ha mai voluto comunque accettare.

Forti della sentenza di secondo grado, i dipendenti erano arrivati a pignorare per primi i conti del loro stesso datore di lavoro, per un importo totale di circa 500 mila euro. Fatto che aveva innescato un altro ricorso per ingiunzione, perso nuovamente ieri, dalla partecipata di Provincia e Palazzo Bellevue.

(Gli avvocati Delle Piane e Gammarota)

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