Progetto led, Sanremo manda il cronoprogramma. Regione può sbloccare i fondi
Ora la pratica deve passare al vaglio della giunta Toti per il via libera definitivo
Sanremo. Non era tutta colpa di Regione Liguria se il progetto di riconversione a led dell’illuminazione pubblica cittadina è rimasto in stand-by per una decina di mesi, arrivando alle soglie dei primi di ottobre senza che siano ancora stati assegnati definitivamente i fondi europei a esso destinati (vedi correlato).
Il dato è emerso questa mattina, quando all’indirizzo del dipartimento per lo Sviluppo Economico di Regione è arrivata la Pec di Palazzo Bellevue con cui è stato inoltrato il cronoprogramma degli interventi da mettere in campo. Mancava quest’ultima comunicazione, da parte del municipio alla Regione, per sbloccare l’intera pratica. Documento che da Genova gli uffici regionali sollecitavano da mesi, ma che si è potuto definire solo a seguito dell’ultima riunione, datata 7 settembre, dell’Organismo intermedio (O.I.) instaurato presso l’ente locale.
C’è voluto quasi un anno dall’annuncio in consiglio comunale del sindaco Alberto Biancheri che dava per assodato l’avvio del progetto di sostituzione di oltre diecimila punti luce, più riqualificazione della galleria Francia, di quella per piazza Nota e dei lampioni delle frazioni di Verezzo e San Romolo, per arrivare allo sblocco dei 2,6 milioni di euro che servono a metterlo in pratica. Ora la giunta regionale potrà portare nella prima seduta utile la delibera di assegnazione definitiva. Nel frattempo si è imposta la crisi energetica che ha portato l’amministrazione comunale a rivedere al rialzo le stime relative ai costi dell’energia per la componente illuminazione pubblica, passati da circa 1 milione l’anno, agli attuali 2,2 preventivati.
Se il progetto led, cofinanziato al 70% con i fondi del programma Por Fers Liguria, fosse decollato in tempi rapidi, oggi la cittadinanza di Sanremo potrebbe avvantaggiarsi di un risparmio, stimato dai tecnici del settore, in 1,2 milioni di euro. A tanto ammonta il prezzo di procedure burocratiche lunghe, articolate ma di cui sembra impossibile fare a meno.
Il progetto. Secondo il preliminare di Amaie Spa, la sostituzione delle lampadine obsolete suddivisa in 5 lotti richiederebbe 12 mesi dall’appalto dei lavori. Si partirebbe con i lampioni stradali più vetusti ai vapori di sodio e ioduri metallici. Quindi l’intervento più importante riguarderebbe l’illuminazione della galleria Francia, la più energivora, dovendo rimanere, per forza di cose, sempre accesa, giorno e notte. Stesso discorso sulla galleria che collega a piazza Nota. Nel corso dell’intervento le nuove luci verrebbero dotate di sistemi automatici di regolazione dell’intensità luminosa e di telecontrollo, così da poter modulare la richiesta a fronte delle condizioni del momento. Gli ultimi due lotti sono relativi a strada carrozzabile Verezzo, strada Peiranze e San Romolo.