Loreto, raduno annuale partigiano

23 ottobre 2022 | 18:43
Share0
Loreto, raduno annuale partigiano
Loreto, raduno annuale partigiano
Loreto, raduno annuale partigiano
Loreto, raduno annuale partigiano
Loreto, raduno annuale partigiano
Loreto, raduno annuale partigiano

In ricordo dei partigiani e civili caduti nella valle Argentina

Triora. Nella mattinata di domenica 23 ottobre si è svolto a Loreto, frazione di Triora, l’annuale raduno in ricordo dei partigiani e civili caduti nella valle Argentina nel periodo 1943-45 ed in memoria di Vittorio Guglielmo, eroico comandante della seconda divisione Felice Cascione. Dopo una santa messa a suffragio dei caduti, celebrata da don Nuccio Garibaldi nell’antico santuario, è stata deposta e benedetta una corona d’alloro davanti al monumento dedicato al comandante Vitò. Davanti ai rappresentanti dei Comuni della vallata (Taggia, Montalto-Carpasio, Badalucco, Triora e Molini di Triora), di quello di Sanremo (rappresentato dall’assessore Faraldi Giuseppe, oriundo triorese) e di Ventimiglia, entrambi con il proprio gonfalone, ha preso la parola l’avvocato Massimo Corradi, presidente della sezione A.N.P.I. di Arma-Taggia-Valle Argentina, organizzatrice dell’evento, porgendo il più cordiale benvenuto ai numerosi presenti di ogni età.

Anche il sindaco di Triora Massimo Di Fazio ha ringraziato tutti i presenti, rimarcando l’importanza dell’annuale convegno in un luogo come Loreto, nei cui dintorni sono avvenuti fatti valorosi per riconquistare la libertà perduta e donare un futuro agli italiani. In mancanza, per motivi di salute, dell’oratore ufficiale, hanno pronunciato vibranti discorsi l’avvocato Massimo Corradi ed il giudice Paolo Luppi, figlio del mitico partigiano Erven. A concludere è stata Amelia Narciso, presidente provinciale A.N.P.I. L’energica signora ha ricostruito le vicende della lotta partigiana, ricordando le efferatezze dei nazifascisti, mettendo in evidenza alcune delle figure più rappresentative di quel periodo di lotta e dando infine lettura di una commovente missiva del comandante Guglielmo Vittorio.
La manifestazione, semplice e commovente, è stata accompagnata dalle note delle chitarre del prof. Colombo Panizzi e della sua giovanissima allieva Ancilla Bianchi, mentre alcuni vecchi partigiani, il fazzoletto tricolore al collo, cantavano con voce sicura “Fischia il vento”, “Bella ciao”, “Auschwitz” e “La montanara”.

Mentre si degustavano pezzi di sardenaira e focaccia, offerti come da tradizione dal bar Globo di Taggia, ed anche di torta verde e crostata, ci si è dati appuntamento per il prossimo anno, rinnovando l’impegno a far sì che la memoria di quel periodo storico non scompaia definitivamente.