fino a quando potremo concederci il piacere del gelato? |
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La colorata protesta di “Crema di gelato”: la crisi energetica colpisce pesantemente anche le gelaterie

3 ottobre 2022 | 13:36
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La colorata protesta di “Crema di gelato”: la crisi energetica colpisce pesantemente anche le gelaterie
La colorata protesta di “Crema di gelato”: la crisi energetica colpisce pesantemente anche le gelaterie
La colorata protesta di “Crema di gelato”: la crisi energetica colpisce pesantemente anche le gelaterie
La colorata protesta di “Crema di gelato”: la crisi energetica colpisce pesantemente anche le gelaterie
La colorata protesta di “Crema di gelato”: la crisi energetica colpisce pesantemente anche le gelaterie
La colorata protesta di “Crema di gelato”: la crisi energetica colpisce pesantemente anche le gelaterie

Una situazione veramente complicata quella delle gelaterie artigianali che stanno subendo i pesanti rincari dell’energia elettrica

Imperia. Ci sono piaceri che tutti diamo per assolutamente scontati ma che presto potrebbero potrebbero diventare una rarità.

Questo è il caso delle gelaterie che sono state colpite molto duramente dai rincari nel settore energetico che stanno mettendo a repentaglio un settore che da lavoro a tantissime persone.

In questi giorni è apparsa nel locale di “Crema di Gelato” ad Oneglia una colorata protesta per sensibilizzare i clienti e gli amministratori sulle forti difficoltà che le gelaterie artigianali stanno incontrando per riuscire a sopravvivere, nella speranza che chi governa intervenga al più presto per risolvere il problema.

Abbiamo quindi intervistato Alberto Gallo, titolare della gelateria di Piazza Dante e di altre due gelaterie nel nord Italia con più di dieci dipendenti a carico, per capire le principali problematiche che stanno affrontando queste aziende.

“A partire da settembre del 2021, ci ha spiegato l’imprenditore, i costi dell’elettricità sono aumentati vertiginosamente passando dai 4/5 centesimi al Kilowatt/ora ai 62 centesimi attuali portando le bollette a quintuplicare nel giro di pochissimi mesi. I cartelloni servono a spiegare ai clienti il perché di questi banchi spenti e far capire che la situazione è veramente molto difficile”.

Per cercare di mantenere in pareggio queste attività, che tra frigoriferi e attrezzature refrigeranti hanno degli importanti consumi elettrici, le imprese sono state costrette in alcuni casi a chiudere completamente in vista del periodo invernale e in altri, è questo il caso di Crema di Gelato, a spegnere i 2/3 delle vetrine e la metà dei frigoriferi per i semifreddi così da diminuire i consumi e salvare i posti di lavoro.

Una congiuntura economica che se continuerà a peggiorare senza alcun intervento da parte del governo renderà sempre più complicato concedersi il piacere di un gelato, oggi disponibile tutti i giorni sotto casa.

Insomma, una situazione davvero complicata per un settore che è una delle punte di diamante della cultura gastronomica italiana amato non solo da chi vive in Italia ma anche molto apprezzato e ricercato dai turisti che ogni anno visitano il nostro territorio.