Incidente mortale sull’A10, il conducente esce dal carcere: «Vorrei essere morto io»

19 ottobre 2022 | 13:44
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Incidente mortale sull’A10, il conducente esce dal carcere: «Vorrei essere morto io»
Incidente mortale sull’A10, il conducente esce dal carcere: «Vorrei essere morto io»
Incidente mortale sull’A10, il conducente esce dal carcere: «Vorrei essere morto io»
Incidente mortale sull’A10, il conducente esce dal carcere: «Vorrei essere morto io»

Arresto convalidato, concessi i domiciliari come richiesto dalla difesa

Imperia. «Mi dispiace per quello che è successo. Vorrei essere morto io». A dichiararlo, tra le lacrime, è Pavlo Bulavjtskji, il 28enne ucraino che intorno alle 4 di mattina della scorsa domenica era alla guida della Bmw che si è scontrata contro un camion all’interno della galleria San Bartolomeo, tra gli svincoli di Sanremo e Arma di Taggia sull’A10. Nell’incidente ha perso la vita il 56enne moldavo Ghenadie Ghinculov che era seduto sul sedile posteriore della vettura. Nell’auto viaggiava anche una donna ucraina, rimasta ferita in modo grave.

Bulavjtskji, sposato con una donna italiana e titolare di una azienda agricola a Cipressa, è comparso stamani davanti al gup Massimiliano Botti che ha convalidato l’arresto e, come richiesto dall’avvocato difensore Mario Ventimiglia, disposto per il 28enne gli arresti domiciliari con l’uso del braccialetto elettronico.

L’accusa, nei confronti dell’uomo, è pesante: omicidio stradale aggravato dall’omissione di soccorso e dalla fuga subito dopo l’incidente; lesioni gravi e violazione di sigilli, in quanto l’auto, a lui intestata, era sotto sequestro amministrativo. Bulavjtskji, inoltre, era alla guida del mezzo con una patente ucraina, non valida in Italia.

Il pubblico ministero, Salvatore Salemi, aveva chiesto al gup la misura cautelare della detenzione in carcere, motivandola con il pericolo di fuga e reiterazione, in quanto il 28enne aveva un precedente per guida in stato di ebbrezza. Ma il giudice ha ritenuto sufficienti gli arresti domiciliari. «Trovo condivisibile la scelta attuale del giudice – ha dichiarato, in merito, l’avvocato Ventimiglia -. In futuro faremo delle richieste per consentire all’indagato di poter uscire di casa per andare al lavoro, ma questo molto più avanti».

Stando a quanto ricostruito, anche grazie alla visione dei filmati delle telecamere, Bulavjtskji si è scontrato contro il camioncino mentre stava effettuando un sorpasso. Avendo, però, azzardato il sorpasso in un punto in cui l’autostrada era a doppia corsia di marcia, l’automobilista ha invaso la corsia opposta, risultando in contromano.

Spaventato per quanto accaduto, il 28enne sarebbe fuggito, scendendo per le fasce che dall’autostrada digradano verso il mare. Poi, sentito il suo avvocato, ha deciso di costituirsi e lunedì si è presentato al commissariato di polizia di Sanremo. Oggi, davanti al gup, si è detto colpevole di tutto ciò che gli è stato contestato.