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Il CLN scende in piazza a Sanremo contro caro bollette ed armi all’Ucraina

9 ottobre 2022 | 07:49
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Il CLN scende in piazza a Sanremo contro caro bollette ed armi all’Ucraina

Quelli dell’attuale Comitato di Liberazione Nazionale, che ha come presidente il giurista ed accademico Ugo Mattei, si propongono come eredi dello storico comitato nato per liberare l’Italia dal giogo nazifascista durante la Seconda Guerra Mondiale

Sanremo. «Fermatevi siete ancora in tempo» è questo l’appello che il Comitato di Liberazione Nazionale lancia per indire due manifestazioni di piazza, previste per il prossimo fine settimana.

La prima, in ordine temporale, sabato 15 ottobre con teatro piazza Colombo alle 15.30: «per dare un chiaro segnale contro l’aumento indiscriminato del costo dei consumi di luce e gas, Il Paese è in ginocchio per le bollette insostenibili» spiegano gli organizzatori. Il giorno dopo, domenica 16, sarà la volta di una fiaccolata, che partirà alle 18 dalla stazione ferroviaria. Nel mirino dei manifestanti c’è la politica estera del Governo italiano, nello specifico l’invio di armi in Ucraina che secondo il Cln «getta benzina sul fuoco, in una escalation bellica senza precedenti, trascinando l’Italia in una guerra che non le appartiene e il mondo in una possibile catastrofe nucleare, e tutto questo sta accadendo senza che si tenti una reale soluzione diplomatica»

Quelli dell’attuale CLN, che ha come presidente il giurista ed accademico Ugo Mattei ed è stato costituito il 22 gennaio scorso, si propongono come eredi di quello storico nato per liberare l’Italia dal giogo nazifascista durante la Seconda Guerra Mondiale. Non si definiscono come «partito» ma come «comitato trasversale che, dal basso, vuol sollevare la voce dell’Italia». Nel mirino del comitato ci sono soprattutto quelle che loro chiamano «politiche neoliberiste» messe in atto da Roma come dall’Europa che avrebbero, sempre secondo il punto di vista del movimento, «smantellato lo stato sociale». Mattei è stato anche candidato sindaco a Torino, nelle votazioni del 2021 con la lista “Futura per i beni comuni”.

Il comitato aveva anche organizzato, nel periodo delle ultime elezioni nazionali, un “resistendum”, votazione senza alcun valore per lo Stato. In provincia le simboliche urne erano a Sanremo ed a Imperia. I quesiti referendari erano tre: «Sei favorevole all’uscita dell’Italia dalla Nato per un disimpegno immediato, economico e militare, anche dalle operazioni belliche in Ucraina? Sei favorevole che l’Italia si doti di una moneta sovrana, sempre utilizzabile in forma di contante? Sei favorevole all’uscita dell’Italia dall’ Oms per avere una gestione sanitaria autonoma?»