Operazione praedictio

Dalle “carte” di Mandarano, l’indagine della Polizia che ha smantellato lo spaccio di droga nell’Imperiese

Sequestrata droga, armi e una serra nell'entroterra di Ventimiglia

Imperia. Ventuno misure cautelari, quasi tutte in provincia di Imperia, emesse dal gip Massimiliano Botti, sono state eseguite stamani dalla squadra Mobile della polizia di Imperia, diretta dal commissario capo Giovanni Franco, e coordinata dal pm Antonella Politi, nell’ambito dell’operazione antidroga denominata “Praedictio“. Per quattordici uomini, quasi tutti residenti nell’Imperiese, si sono aperte le porte del carcere.

«Quello di oggi è il risultato di una articolata attività di indagine durata un anno – ha spiegato il questore di Imperia, Giuseppe Felice Peritore – Un’indagine nata a seguito dell’arresto in flagranza di Mario Mandarano nel marzo del 2020, quando venne trovata una mole di minuziosa documentazione. Dall’analisi di questi documenti, grazie ad approfondimenti investigativi, è emersa una vasta attività di cessione di sostanze stupefacenti che avveniva da diversi anni in tutta la provincia di Imperia. Parliamo di hashish, marijuana, ma anche cocaina. Un meccanismo criminale collaudato con ramificazioni non solo nel ponente ligure, ma anche nel basso Piemonte e a Genova». Ingente il giro d’affari, che secondo gli inquirenti sarebbe di centinaia di migliaia di euro.

Figura chiave dell’operazione, è stata proprio quella di Mario Mandarano, 63 anni, residente a Taggia. E’ proprio dal suo arresto nel 2020, quando venne trovato in possesso di un ingente quantitativo di hascisc e marijuana e di un vero e proprio arsenale da guerra, che sono partite le indagini. Mandarano era lo snodo principale dell’attività di spaccio, nonché il “contabile”: colui che nei suoi accurati appunti scriveva il costo della droga, le quantità acquistate e cedute e i nomi di alcuni acquirenti, in modo esplicito o utilizzando codici. L’attività di spaccio, che si presume fosse in atto almeno dal 2015, era tutta documentata.

L’analisi della contabilità è stata intrecciata a quanto emerso da servizi di osservazioni, pedinamenti, indagini tecniche: un’indagine vecchio stampo, che ha visto l’intuito degli investigatori affiancato dal fiuto dell’unità cinofila della polizia di stato, utilizzata per le perquisizioni.

Un centinaio gli agenti della questura di Imperia, ma anche Savona e Genova, che sono stati impiegati nell’odierno blitz, come specificato anche dal dirigente della squadra mobile di Imperia, il commissario capo Giovanni Franco: «A partire dall’alba si è data esecuzione all’ordinanza applicativa delle misure cautelari con la collaborazione delle squadre mobili competenti per territorio. Nell’occasione oltre a sottoporre a misura cautelare i destinatari del provvedimento sono state espletate diverse perquisizioni molte delle quali positive col sequestro sia di droga che di armi e di una serra».

I NOMI DI TUTTI GLI INDAGATI

Flavio Ianni, 34 anni abitante a Riva Ligure
Mark Scaffini, 42 anni, residente a Pontecurone (Alessandria)
Daniele Narciso, 34 anni, vive ad Arma di Taggia
Mario Mandarano, 63 ani, residente a Taggia (detenuto)
Franco Guastamacchia, 48 anni, nato a Torino (Detenuto)
Elice Bellanti (detto Fè o Felice), 58 anni, residente a Genova
Giacomo Masotina, 46 anni, residente a Savona
Sergio Taverna, 55 anni, residente a Vendone (Savona)
Gianfranco Bianco (detto Gianfranco Gelati), 48 anni, residente a Taggia, ma abitante a Santo Stefano al mare
Roberto Rebora, 50 anni, residente a Sanremo
Lorenzo Rebora Corci, 20 anni, abita a Sanremo
Frederic Siorat (detto Fred), 52 anni, nato in Marocco, residente in Francia
Ervin Bashmeta (detto Luciano), 36 anni, albanese residente a Sanremo
Bashkin Bashmeta (detto Kim), 43 anni, albanese residente a Castellaro
Giuseppe Russo (detto Pino Castellaro), 64 anni, Castellaro
Massimiliano Paletta, 50 anni, residente a Taggia
Antonio Zito, 56 anni, residente a Camporosso
Walter Tropeano, 39 anni, abitante a Camporosso
Marco Queirolo, 38 anni, residente a Genova
Antonio Carbone, 46 anni, di Camporosso
Giuseppe Stilo, 49 anni, residente a Taggia

I PARTICOLARI DELL’OPERAZIONE

Per quattordici indagati è stata disposta la custodia in carcere (Flavio Ianni, Sergio Taverna, Daniele Narciso, Gianfranco Bianco, Giuseppe Russo, Massimiliano Paletta, Giuseppe Stilo, Giacomo Masotina, Elice Bellanti, Ervin Bashmeta, Frederic Siorat, Walter Tropeano, Antonio Carbone e Mark Scaffini), mentre uno agli arresti domiciliari (Bashkim Bashmeta). Per altri sono stati disposti l’obbligo di dimora (Antonio Zito e Marico Queirolo), il divieto di dimora (Mario Mandarano, Franco Guastamacchia e Roberto Rebora) e l’obbligo di presentazione alla polizia giudiziaria (Lorenzo Rebora Corci).

 

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