Ospedaletti

Compendio Byblos, cambio di strategia. Stop alla vendita, sì alla concessione

Il gruppo finanziario Tayrona Capital aveva offerto al Comune 2,8 milioni di euro per rilevare tutto

Ospedaletti. Sembrava cosa fatta e invece la vendita del compendio di proprietà comunale che ospita il noto ristorante Byblos e l’ex discoteca Betise potrebbe non realizzarsi mai. E’ stata formalizzata nelle scorse settimane da Tayrona Capital Financial Group una nuova proposta, indirizzata al Comune di Ospedaletti, con la quale il gruppo finanziario, di base a Monaco, chiede all’amministrazione Cimiotti di valutare strade alternative alla cessione definitiva, aprendo alla presentazione di un progetto di finanza ad iniziativa privata che preveda lo sfruttamento in concessione del bene, riqualificato e trasformato in un albergo di lusso.

Tayrona Capital risponde al nome chief ​executive​ officer Claudio Genovese, volto noto nel Principato che di recente ha partecipato alla convention sulla blue economy tra Italia e Francia, tenutasi al Forte dell’Annunziata, a Ventimiglia. Presente anche il sindaco Cimiotti. La società, attiva nel campo degli investimenti in strutture turistiche all’avanguardia, aveva manifestato nel maggio scorso l’intenzione di entrare prepotentemente nell’economia della cittadina delle rose, con investimenti e acquisizioni multi milionarie, arrivando a offrire 2,8 milioni di euro per rivelare l’immobile di lungomare Colombo. Un interesse così forte che aveva portato il sindaco Cimiotti ad andare in fretta e furia in consiglio comunale, per approvare una modifica al piano delle alienazioni al fine di inserirvi il compendio Byblos. Passaggio che aveva scatenato la reazione delle opposizioni, le quali avevano disertato l’aula in aperta polemica con il primo cittadino, reo di voler “vendere il patrimonio pubblico al primo offerente”.

Da quel giorno in consiglio comunale della pratica Byblos si erano perse le tracce. Il bando di gara pubblico che ne avrebbe dovuto sancire la valorizzazione non è mai stato pubblicato. Comune e Tayrona avrebbero optato per mettere da parte la vendita, ritenuta “politicamente sconveniente”, aprendo la strada al project finincing, una formula ormai arci nota in provincia di Imperia, attraverso la quale le amministrazioni civiche, con pochi fondi da destinare agli investimenti strategici, si affidano ai privati, dando loro in concessione patrimonio pubblico, in cambio di una riqualificazione massiccia dei beni e delle aree circostanti.

La contropartita dell’operazione Byblos potrebbe consistere nella riqualificazione dell’area del lungomare, così come del terrapieno di Pian d’Asché, ai piedi dei giardinetti pubblici, dove si trova il campetto in sintetico e un parcheggio. Quella zona era stata individuata dalla precedente amministrazione Blancardi per la costruzione di un nuovo palazzo comunale con annessi servizi di interesse generale: la biblioteca, uffici delle poste e comando della polizia locale. E’ questa una delle ipotesi sul tavolo, benché tutto sia ancora gli albori. «Tayrona ci ha proposto l’alternativa del project all’acquisto. E’ un’idea che come amministrazione preferiamo perché il nostro immobile, al termine del periodo di concessione, tornerebbe nella disponibilità piena del Comune», – commenta il sindaco Daniele Cimiotti -. Fuori dai confini provinciali, è notizia dei giorni scorsi che Tayrona Capital è tra i soggetti che hanno dimostrato interesse per l’acquisizione delle terme di Montecatini, in Toscana.

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