Causò esplosione a Bajardo, l’accusato è incapace di intendere e volere: giudice dichiara il non luogo a procedere

3 ottobre 2022 | 18:19
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Causò esplosione a Bajardo, l’accusato è incapace di intendere e volere: giudice dichiara il non luogo a procedere

I fatti la notte di San Silvestro del 2017, quando una miscela esplosiva di aria e gas sventrò diverse abitazioni

Imperia. Il giudice monocratico del tribunale di Imperia Francesca Minieri ha dichiarato il non luogo a procedere nei confronti di Livio Raffa, 80 anni, accusato di crollo colposo di costruzioni e disastro doloso per aver causato, il 31 dicembre 2017, il crollo di diversi immobili in via San Salvatore a Bajardo, nell’entroterra di Sanremo.

Nel prendere la sua decisione, il giudice si è avvalso della perizia pre-dibattimentale (in quanto il gup aveva rinviato Raffa a giudizio senza alcuna perizia, ndr) redatta dal dottor Mario Fontanella, al quale nel maggior scorso, era stato affidato l’incarico di compiere una perizia psichiatrica sull’anziano, attualmente ricoverato a Genova, per verificare il suo stato di salute mentale all’epoca dei fatti e attuale. Il medico ha accertato l’incapacità di intendere e volere di Raffa, che gli impedisce, di fatto, di stare a giudizio.

I fatti. Secondo quanto scritto nella perizia redatta dai vigili del fuoco, la notte di San Silvestro del 2017, a Bajardo, il crollo dell’abitazione era stato causato dalla miscela esplosiva di aria e gas generata dalla presenza, in una cantina di proprietà dell’imputato, di cinque bombole di gas di cui solo due collegate all’impianto di distribuzione del gas, ma tutte con la valvola aperta. La miscela, innescata, aveva generato un’esplosione e il conseguente crollo degli immobili. 
Nello scoppio lo stesso Raffa, trovato dai vigili del fuoco nella cantina coperto di macerie con una bombola tra le gambe, era rimasto gravemente ferito. L’anziano, che viveva da solo nella propria abitazione, ha perso una gamba, “congelata” dal gas della bombola che aveva tra le gambe, e ha riportato altri traumi. Dopo un lungo periodo in ospedale, dal 2018 si trova ricoverato al Don Orione di Genova.