Basket, il Roca Team passa ad Atene con il cinismo delle grandi

22 ottobre 2022 | 09:42
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Basket, il Roca Team passa ad Atene con il cinismo delle grandi
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Monaco ha fatto un passo avanti fondamentale

Montecarlo. Dopo la sconfitta di Tel Aviv il Roca Team era chiamato ad un pronto riscatto sul campo di un Panathinaikos che faticosamente sta cercando di mettere insieme i tasselli di un progetto che lo riporti agli antichi fasti. E vittoria è stata, con luci ed ombre, ancora una volta sull’onda di una prestazione monstre di Mike James che si è caricato la squadra sulle spalle fino al finale di 83 a 80, dopo una partita che i monegaschi hanno dominato nel primo quarto e poi hanno reso complicata con una prestazione sottotono.

La differenza con la partita col Maccabi è presto trovata: gli israeliani hanno offerto un gioco corale, sono squadra tosta e compatta, mentre il Panathinaikos è stato solo Derrick Williams, 28 punti e una pericolosità offensiva costante, specie nel terzo quarto. Da 34 a 40 a 59 a 60, con 18 punti dell’ala americana, e i greci sembravano tornati prepotentemente in gioco: è a questo punto che, soffrendo e a volte inciampando che il Roca Team ha messo in mostra una dote che appartiene alle grandi squadre e che le assiste nei momenti in cui tutto sembra girare storto.

Finalmente, verrebbe da dire, i ragazzi di Coach Obradovic tirano fuori quel cinismo, quella freddezza agonistica che permette di vincere la partita anche quando oggettivamente giochi non proprio bene, in quei momenti fisiologici di calo di tensione e di forma coi quali chi gioca in Eurolega deve convivere.
E poi c’è Mike James, che inizia piano, ma poi prende ritmo e si prende la squadra sulle spalle e la porta alla vittoria, e si conferma il più grande realizzatore di questo torneo, un giocatore che può segnare in ogni maniera, dotato di un istinto per il canestro che raramente è dato vedere: 27 punti col libero che mette in ghiaccio la partita. Ieri sera anche la squadra ha fatto un passo avanti, il contributo di John Brown III, di Donta Hall non è mancato e ci è piaciuta anche la faccia giusta, e tosta, del giovane Strazzel che non ha esitato a prendersi tiri e responsabilità.

Anche Okobo sta tornando al livello che lo aveva portato all’attenzione di tutti dopo la prima parte dello scorso torneo, prima che il suo Asvel si avvitasse in una stagione complicata ed in calando.
Ed abbiamo apprezzato molto anche la bella prestazione dell’ex Paris Lee, giocatore cui veniva concesso poco credito all’inizio della scorsa stagione ma che ha saputo costruirsi col lavoro una solida presenza in Eurolega e ha meritato la chiamata di una squadra prestigiosa come il Panathinaikos, in un ruolo importante e partendo in quintetto.

E se c’è un senso da dare a questa prestazione del Roca Team, è proprio il fatto che il processo di crescita abbia salito un altro scalino, con l’acquisizione di quella capacità di chiudere in modo positivo partite che avevano tutto per concludersi con una sconfitta. Buttare via un vantaggio di 29 a 13 al primo quarto avrebbe messo fuori gioco una squadra meno quadrata e corazzata a livello emotivo : ma vediamo anche dal tono di Obradovic nei time out, dall’atteggiamento dei giocatori che le emozioni sono sotto controllo, che la squadra non va mai in ansia da prestazione, non perde la testa e la fiducia nei suoi mezzi.

Diventare grandi è un percorso lungo e difficile, ieri sera Monaco ha fatto un passo avanti fondamentale, molto più importante di una vittoria o di una sconfitta: ha il comportamento da grande squadra e sa sfruttare questo vantaggio.

Marco Ghisalberti Streambasket.com
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