Attacchi dei lupi, aperto tavolo di lavoro con Regione Liguria e associazioni di categoria

5 ottobre 2022 | 10:34
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Attacchi dei lupi, aperto tavolo di lavoro con Regione Liguria e associazioni di categoria

Riunione a Pieve di Teco per la risoluzione del problema

Pieve di Teco. La presenza dei lupi, le predazioni e lo sconcerto da parte degli allevatori della provincia di Imperia sono ormai entrati nella quotidianità. Gli allevatori chiedono a gran voce, oltre alla protezione da parte degli organi preposti, indennizzi congrui per le costanti perdite di capi. La posizione di Coldiretti è chiarissima. «Abbiamo chiesto alla Regione – precisa il Vicedirettore di Coldiretti Imperia, Mattia Novaro – nella persona dell’Assessore regionale all’Agricoltura, Alessandro Piana, di modificare la normativa (che attualmente prevede il rimborso per massimo tre attacchi), prevedendo di riconoscere un contributo a capo che tenga conto del valore reale dell’intero danno e di snellire la burocrazia legata all’accertamento di decesso da predazione».

Sempre a detta dell’associazione di categoria e ribadito da Simone Casini, responsabile del settore zootecnia “è fondamentale avviare una sperimentazione, come quella già in atto in Valle d’Aosta, basata sui risultati prodotti dai collari ad ultra suoni per allontanare la presenza dei predatori”. Per quanto riguarda, invece, l’ipotesi di abbattimento – come nel caso francese – Coldiretti preferisce piuttosto insistere su una convivenza “equilibrata”. Sì alla coabitazione, insomma, ma che sia monitorata.

Un lupo consuma mediamente 5 kg di carne al giorno. Pertanto, se non si riduce il numero di branchi presenti, è evidente che si continuerà ad assistere ad attacchi sempre più frequenti. Gli allevatori non hanno invaso il territorio nativo dei lupi, ma vivono e salvaguardano gli alpeggi da generazioni, e mai come in questo momento devono essere protetti e tutelati. «La fauna selvatica – conclude il Presidente di Coldiretti Imperia, Gianluca Boeri – è ormai diventata una piaga che sta mettendo a rischio la sopravvivenza di molte imprese agricole che operano soprattutto nell’entroterra della nostra provincia. Gli Enti competenti hanno il dovere di mettere in campo risorse e progettualità volti alla salvaguardia degli allevatori e dei coltivatori».